Gluten Sensitivity: cosa è, come si riconosce Non è celiachia nè allergia al grano ma la dieta di esclusione migliora i sintomi Il ruolo degli zuccheri e delle intolleranze crociate Prof.ssa Carolina Ciacci
Da qualche tempo si parla con insistenza di gluten sensitivity una sensibilità al glutine che non è celiachia - che è una malattia autoimmune mediata quindi dal sistema immunitario e che viene evidenziata da esami ematochimici (antitransiglutaminasi, anti EMA) e non è una allergia al grano. E per conoscere meglio la Gluten Sensitivity abbiamo incontrato la Prof. ssa Carolina Ciacci, cattedra di Gastroenterologia all'Università degli Studi di Salerno che ci ha spiegato che ad oggi non vi sono dei test in grado di identificare la sensibilità al glutine ma i pazienti con difficoltà digestive o di concentrazione, che spesso con una autodiagnosi pensano di avere una qualche fora di intolleranza al glutine, trovano beneficio in una dieta di esclusione. In taluni casi si potrebbe trattare di una forma atipica di celiachia non diagnosticata, ma gli ultimi studi stanno prendendo in considerazione il fatto che non sia tanto il glutine quanto alcuni zuccheri contenuti nelle farine glutinate a non essere ben metabolizzati e quindi a creare problemi addominali, tant'è che altrettanti benefici gli stessi soggetti traggono dall'esclusione di alcuni frutti che li contengono, come ad esempio le mele. Senza contare che anche l'intolleranza al lattosio ha un legame con i disturbi digestivi di chi trova beneficio da una dieta gluten free, facendo quindi propendere per l'idea che ci sia tutta una serie di sostanze che creano una ancora non ben identificata forma di intolleranza. Importante in ogni caso che venga comunque effettuata tutta la serie di test necessari a confermare od escludere una celiachia, anche quando fosse latente o atipica.
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