HIV E NUOVE OPZIONI TERAPEUTICHE FOSTEMSAVIR APRE NUOVI SCENARI PER I PAZIENTI GIA' TRATTATI SENZA SUCCESSO
40 anni fa veniva identificato il virus dell’HIV, responsabile di una grave immunodeficienza, e per molti anni l’AIDS è stata una malattia orfana di terapie specifiche. Da allora ad oggi però lo senario è stato completamente rivoluzionato e la maggior parte delle persone con HIV riesce a tenere sotto controllo la replicazione virale grazie a terapie potenti e maneggevoli. Esistono però alcuni pazienti che sviluppano resistenze ai farmaci, sono i cosiddetti pazienti HTE, highly treatmant experienced cioè pazienti pesantemente pretrattati senza successo che si trovano quindi a rischio di progressione di malattia avendo esaurito tutte le opzioni a disposizione. Oggi la ricerca riesce ad offrire risposte anche a loro grazie a farmaci innovativi come fostemsavir, frutto della ricerca Viiv Healthcare che negli studi clinici ha dimostrato di essere una arma efficace e sicura per andare incontro ai bisogni dei pazienti multifarmaco resistenti. Per conoscere meglio lo scenario che si apre per loro abbiamo intervistato la Prof. ssa Antonella Castagna, IRCCS San Raffaele Milano e della Prof.ssa Giulia Marchetti Università di Milano, Ospedale San Paolo Fra le domande: Un identikit dei pazienti pesantemente pretrattati e resistenti che fortunatamente oggi sono una nicchia ma che hanno ancora grandi bisogni insoddisfatti. Cosa cambia per questa categoria di pazienti con la disponibilità di fostemsavir, quale è il suo meccanismo d’azione e cosa ha dimostrato negli studi. Quali altre evidenze in termini di assetto immunologico del paziente? Il burden of desease, il carico di malattia nel caso di pazienti HTE è anche un carico psicologico, quanto è e sarà importante poter dire loro che oggi sono disponibili ulteriori opzioni terapeutiche?