HIV: LE RISPOSTE DELLA RICERCA PER PAZIENTI NAIVE E MULTIRESISTENTI I dati a 5 anni con la triplice terapia bictegravir, emtricitabina e Taf per pazienti ad esordio di trattamento I risultati con la nuova molecola lenacapavir in pazienti naive e multiresistenti
I progressi nella lotta al virus dell’HIV a 40 anni dalla sua scoperta sono stati moltissimi e oggi è possibile raggiungere l’obiettivo di avere una carica virale non rilevabile, che vuol dire anche non trasmissibile, nella maggior parte delle persone con HIV. Le terapie sono quindi efficaci e potenti, ed è importante che mantengano la loro efficacia a lungo termine, senza sviluppo di resistenze e senza alterazioni metaboliche significative. Senza dimenticare i bisogni ancora insoddisfatti delle persone che invece non hanno una risposta completa alle terapie e sviluppano appunto resistenze. Nel corso del recente congresso CROI 2022 sono stati presentati dati molto interessanti su diverse molecole. Oggi parleremo in particolare di due studi, il primo è uno studio di fase III a 5 anni sulla combinazione bictegravir emtricitabina e TAF in pazienti naive al trattamento quindi che non avevano ricevuto precedenti terapie, il secondo è uno studio di fase II/III con lenacapavir, un inibitore sperimentale del capside dell’HIV-1 a lunga durata d’azione che ha dimostrato efficacia a lungo termine sia all’esordio terapeutico sia in persone con HIV multiresistente, setting chiaramente molto complesso perché si tratta di persone con una pesante esperienza di trattamento alle spalle. Ne abbiamo parlato con: Andrea Antinori, Istituto Nazionale Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani Antonella Castagna, IRCCS San Raffaele Milano Fra i temi: I dati relativi alla triplice terapia bictegravir emtricitabina e taf, tipologia di pazienti e risultati a 5 anni
Assumere una terapia a lungo significa anche dover valutare gli effetti collaterali e avere come obiettivo una vita di qualità. Cosa hanno dimostrato gli studi in termini di impatto sui valori matabolici, ossei e renali?
Per i pazienti sempre all’esordio di trattamento ma con diagnosi in fase più avanzata quali evidenze con la triplice terapia?
La molecola sperimentale e innovativa lenacapavir negli studi clinici ha dato ottimi risultati sia in pazienti naive sia in pazienti che avevano già fallito diverse linee di terapia precedenti, quale è il meccanismo d’azione innovativo e diverso rispetto ad altri agenti antivirali, cosa vuol dire inibitore del capside dell’HIV 1 e perché viene definito first in class, capostipite quindi di una nuova classe di farmaci
Cosa è emerso dallo studio CAPELLA relativo ai pazienti multiresistenti?
E cosa è emerso invece dello studio Calibrate relativo a pazienti all’esordio di trattamento?
Quali dati relativi a lenacapavir in termini di tolleranza e compliance?