Conference on Retroviruses and Opportunistic Infections (CROI) 2019 I nuovi paradigmi di cura per l'infezione da virus HIV Duplice terapia al posto della tradizionale triplice, farmaci long acting (ogni 30 o 60 giorni) e in sperimentazione farmaci per i pazienti che hanno sviluppato resistenze
Le terapie antiretrovirali per la soppressione del virus HIV sono molto cambiate dagli anni 80 ad oggi, si sono fatte più sicure e più efficaci nell’impedire la replicazione virale, e sono moltissimi gli studi presentati nei giorni scorsi a Seattle alla Conference on Retroviruses and Opportunistic Infections (CROI) che lo confermano, fra le novità più significative sicuramente la duplice terapia al posto della tradizionale triplice, quindi l’assunzione di due sole molecole al giorno e le terapie iniettive cosiddette long acting, con somministrazione ogni 30 o 60 giorni quindi, per migliorare ulteriormente la qualità di vita. E per il prossimo futuro sono in sperimentazione farmaci in grado di bloccare il virus prima ancora che entri nella cellula ed inizi a replicarsi, anche per tutti quei pazienti che hanno fallito precedenti linee di trattamento e hanno sviluppato resistenze. Nel corso del CROI abbiamo intervistato: Simona di Gianbenedetto, Fondazione Policlinico A. Gemelli, Roma Antonella Castagna, Ospedale San Raffaele, Milano Carlo Federico Perno, Università degli Studi di Milano Maurizio Amato, Amministratore Delegato ViiV Healthcare
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