I Videogiochi - se usati con parsimonia - aiutano i bambini a sviluppare capacità cognitive e relazionali - i limiti di tempo per non rischiare la dipendenza
Vai all'Intervista con il Prof. Janiri sulle Dipendenze (da Internet, gioco d'azzardo, alcool...)
Il tempo passato dai bambini davanti ad uno schermo di computer o ad una consolle di videogiochi è sicuramente una parte importante della loro giornata. Gli effetti negativi sono ben noti a tutti, dall'obesità dovuta alla sedentarietà alla dipendenza che soprattutto in età adolescenziale può portare a veri e propri fenomeni patologici che talvolta devono essere curati come una vera e propria dipendenza. Ma se usati con parsimonia - si parla di circa un'ora al giorno - i videogiochi rivestono un ruolo importante nello sviluppo del bambino e influenzano anche la sua capacità di interagire col prossimo. In Inghilterra, all'Università di Oxford, è stato studiato un gruppo di 5000 bambini tra i 10 e i 15 anni, sia maschi che femmine, cui è stato chiesto il loro rapporto con i videogiochi quali generi preferissero,e anche come si sentissero in generale, soddisfatti, ansiosi, socievoli... Ebbene le risposte più positive - quindi quelle che davano ragazzi soddisfatti di sè, ben inseriti in un contesto sociale, sereni e senza tendenza all'iperattività - sono risultati coloro che giocavano almeno un 'ora al giorno con i videogiochi, soprattutto se giochi d'azione, mentre i ragazzi che non li usavano affatto sono risultati meno socievoli e felici. Allo stesso modo i ragazzi che giocavano con le consolle oltre le tre ore al giorno risultavano altrettanto stressati, poco inseriti a livello sociale e con tendenza all'iperattività. Parallelamente a questi dati gli studiosi hanno anche registrato il fatto che la serenità e la capacità di inserimento dei ragazzi dipende moltissimo dal rapporto con la famiglia e con gli amici, dal grado di inserimento scolastico e sociale e dalla vita di relazione che si riesce a costruire nel mondo reale.