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Il grasso addominale (parametro della sindrome metabolica e fattore di rischio per patologie cardiovascolari) è più legato alla sedentarietà che all'alimentazione
Vai al Servizio sulla Prevenzione della Sindrome Metabolica dell'UPMC Institute for Health
Vai all'Intervista con il Prof Giaccari sulla Sindrome Metabolica


La circonferenza addominale non è solo una misura legata all'estetica con cui confrontarsi in vista dell'estate e della cosiddetta "prova costume", ma è invece un parametro molto importante ai fini della valutazione del rischio cardiovascolare, tant'è che i valori  di riferimento delle Linee Guida Internazionali indicano in 102 per l'uomo e 90 per la donna i centimetri massimi da non superare, oltre i quali si entra in quella fascia ad alto rischio visto che la circonferenza della vita è uno dei parametri che vengono presi in considerazione per la valutazione della sindrome metabolica (insieme all'ipertensione, ipercolesterolemia, diabete ...). Ma tutto questo si sapeva già, la scoperta recente è che l'accumulo di grasso sulla pancia - grasso bianco quindi, di quello che si deposita e che non brucia le calorie come invece fa quello bruno - è dovuto più ad una mancanza di attività fisica che non all'alimentazione. E' chiaro che essere in sovrappeso o francamente obesi comporta anche un aumento del grasso addominale, ma nei soggetti normali il deposito localizzato sull'addome è strettamente legato alla sedentarietà. A conferma di questo un interessante studio della Stanford University che ha preso in considerazione i valori degli ultimi 20 anni relativi all'attività fisica e all'introito calorico. Ebbene a fronte di un'alimentazione rimasta sostanzialmente invariata quanto a valori calorici, quella che è diminuita drasticamente è l'abitudine all'attività fisica tant'è che se nel 1994 le donne che non facevano attività fisica erano circa il 20% della popolazione nel 2010 sono arrivate a circa il 52%, mentre negli uomini i dati sono di circa 11% di inattivi nel 1994 e quasi 445 nel 2010. E questo cosa ha comportato? Che l'indice di massa corporea, BMI,  è aumentato progressivamente sempre di più, dello 0,37% ogni anno nelle donne -  soprattutto fra i 18 e i 39 anni -  e dello 0,27% all'anno per gli uomini. Cifre davvero impressionanti, soprattutto tenendo conto che questo aumento del BMI non è stato causato da un aumento di calorie che come abbiamo detto è rimasto sostanzialmente invariato, ma dall'aver smesso di fare sport o comunque movimento quotidianamente, perchè è sempre bene ricordare che non c'è bisogno di sottoporsi a sfiancanti sedute in palestra per proteggere la nostra salute, sono sufficienti 30/40 minuti di passeggiata di buon passo tutti i giorni per fare prevenzione di patologie fra le più svariate, da quelle cardiovascolari a quelle tumorali fino a quelle neurodegenerative perchè  è stato recentemente dimostrato che l'insorgenza di patologie come l'Alzheimer può essere ritardato se si segue un programma di costante attività fisica. 
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