Il nuovo Test MammaPrint per il tumore al seno Il test sui tumori luminali valuta il rischio di recidive nel tempo per decidere se capire quali pazienti possono beneficiare della chemioterapia e quali invece della ormonoterapia Prof.ssa Patricia Gomez Pardo, Vall d'Hebron - Barcellona
Fra le varie tipologie di tumore al seno il tumore luminale è quello più frequente e che in molti casi ha una buona prognosi (quindi bassa percentuale di rischio di recidive nel tempo) anche se vi sono casi a prognosi meno favorevole che abbisognano di un trattamento chemioterapico. E oggi per avere maggiori informazioni sulle mutazioni genetiche di un tumore luminale è a disposizione un nuovo test genetico chiamato MammaPrint che viene effettuato su un campione biologico del tumore dopo che la paziente abbia effettuato l'intervento chirurgico. Ce lo presenta la Prof.ssa Patricia Gomez Pardo, dell'Unità d iOncologia Medica all'Istituto Tumori Call d'Hebron di Barcellona che ci spiega come in base al risultato del test è poi possibile stabilire quali pazienti abbiano una prognosi favorevole per le quali non sarà necessaria una chemioterapia ma sarà sufficiente una terapia ormonale, mentre per quelle con prognosi meno favorevole (quindi a rischio di recidive e metastasi) si avvia un programma di chemioterapia che abbasserà il rischio. Il MammaPrint è utile solo nel caso dei tumori luminali perchè i tumori Her 2 positivo e Triplo negativo sono forme più aggressive e dispongono oggi di farmaci a bersaglio molecolare estremamente efficaci.
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