Il rapporto fra Alimentazione e Plasticità Cerebrale
Quali comportamenti alimentari mettono a rischio la salute del nostro cervello
e quali alimenti lo proteggono dal declino cognitivo
Dott. Camillo Marra, Dott. Salvatore Fusco
Nel corso della Giornata della Ricerca 2016 del Policlinico A. Gemelli e dell'università Cattolica di Roma il Dott. Camillo Marra Ricercatore Universitario Istituto di Neurologia Università Cattolica e il Dott. Salvatore Fusco Ricercatore Universitario Istituto di Fisiologia Umana Università Cattolica hanno presentato una ricerca per far conoscere le nuove scoperte che legano l’alimentazione alla plasticità cerebrale, alla possibilità quindi che seguire una dieta corretta fin da giovani possa in qualche modo prevenire o ritardare l’insorgenza di problemi cognitivi e di come al contrario alcune sostanze come il rame ad esempio possano avere un legame con l’insorgenza e l’avanzamento della malattia di Alzheimer. Altrettanto importante è che anche chi abbia già sviluppato una malattia neurodegenerativa segua una dieta corretta e personalizzata sia per evitare malnutrizione sia per rallentare la progressione della malattia.
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