Il ruolo del PDTA nel Tumore alla Prostata Il percorso-diagnostico terapautico-assistenziale permette ad ogni paziente di essere seguito da una equipe multidisciplinare di certificata qualità
Dopo una diagnosi di tumore alla prostata è essenziale che ogni paziente sia avviato ad un percorso personalizzato, in base alla tipologia di tumore, allo stadio di malattia e all’età, soprattutto oggi che sono a disposizione molte opzioni terapeutiche fra cui scegliere, anche per le forme avanzate di malattia. Stiamo parlando del PDTA, il percorso diagnostico terapeutico assistenziale, che garantisce un approccio multidisciplinare, multimodale e integrato con varie figure professionali coinvolte, dall’oncologo al chirurgo, al biologo molecolare al radioterapista, che decideranno collegialmente quali sono le strategie migliori di volta in volta. E’ ben chiaro quindi come un PDTA di qualità possa migliorare prognosi e qualità di vita di un paziente, ma è importante che un percorso con un così alto standard di qualità abbia anche una certificazione internazionale per far sì che ogni paziente possa avere la garanzia di essere curato al meglio in ogni fase di malattia. Nel corso della presentazione del PDTA per il tumore alla prostata degli Ospedali di Busto Arsizio, Gallarate e Saronno delll'ASST Valle Olona, PDTA certificato secondo lo standard di qualità internazionale UNI EN ISO 9001:2015, abbiamo intervistato: Stefano Bracelli, Direttore UOC di radioterapia, Ospedale di Busto Arsizio Salvatore Artale, Direttore UOC Oncologia P.O. di Gallarate e Busto Arsizio Giuseppe Maduri, Amministratore Delegato Astellas Oreste Pitocchi, Amministratore Unico OPT s.r.l. - Consulenza di Direzione
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