Il ruolo dell'alimentazione e dell'attività fisica nel processo di invecchiamento Legame fra supporto nutrizionale adeguato (con maggior apporto proteico ed energetico) e minor disabilità motoria negli anziani - L'attività fisica per mantenere mobilità e indipendenza Dott. Riccardo Calvani, Università Cattolica, Roma
L'invecchiamento è un processo di decadimento funzionale progressivo parafisiologico che però può essere rallentato con uno stile di vita che comprenda un supporto nutrizionale adeguato (con maggiore apporto energetico e proteico negli anni della vecchiaia) che prevenga la sarcopenia - l'indebolimento muscolare - e con una costante attività fisica per mantenere la mobilità, l'equilibrio e l'indipendenza. E per conoscere quali evidenze sono state rivelate dai più recenti studi per aiutare gli anziani fragili ad invecchiare con minor disabilità motoria abbiamo incontrato il Dott. Riccardo Calvani, Ricercatore all'Università Cattolica di Roma che ci ha spiegato che gli anziani sono soggetti fragili e complessi - spesso hanno molte patologie associate e per questo assumono numerosi farmaci e magari vivono un isolamento sociale che non favorisce il loro benessere - e che la nutrizione è un fattore primario per la loro salute. Spesso vanno incontro a malnutrizione per la perdita del gusto e della sete, o a causa di disfagia cioè la difficoltà a deglutire ed è stato verificato come in caso di frattura di femore gli anziani in condizione di malnutrizione hanno una prognosi meno favorevole, più complicanze e recupero più lento,come pure da recenti studi si sa che gli anziani con un introito energetico e proteico minore hanno una risposta inferiore ai test di forza muscolare e vanno incontro a sarcopenia con maggior frequenza dei pari etò che hanno una alimentazione varia e ricca. Altrettanto importante è una costante attività fisica che aiuti gli anziani a mantenere l'indipendenza, la mobilità, i contatti sociali facilitati dalla possibilità di uscire e camminare. E proprio per verificare come un supporto nutrizionale personalizzato e un programma di attività fisica integrato possa migliorare non solo la qualità ma anche prevenire la disabilità motoria negli anziani partirà a breve il progetto SPRINTT, una ricerca che coinvolgerà 90 centri europei coordinata dall'Università Cattolica che andrà proprio a coinvolgere gli anziani nel modificare il loro stile di vita con un counseling nutrizionale e un progetto che li veda coinvolti in esercizi per migliorare il tono muscolare per aiutarli ad invecchiare meglio.
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