Alimentazione e Longevità Come un'alimentazione non corretta influisce sul declino fisico e cognitivo degli anziani L'assunzione esagerata di grassi (e l'obesità) correlata con un minor funzionamento delle cellule cerebrali e lo scarso apporto proteico con la sarcopenia senile Come fare prevenzione, come integrare i nutrienti necessari Prof. Francesco Landi, Policlinico Agostino Gemelli, Roma
L'età della popolazione si sta alzando in tutto il mondo, e in Italia in paticolare, e quindi porre l'attenzione su come invecchiare al meglio significa garantire anche quella qualità di vita che ancora oggi purtroppo manca ai grandi anziani, che devono convivere con numerose patologie, assumere numerosi farmaci e spesso non hanno a disposizione tutti quei supporti psicologici che potrebbero aiutarli nella quotidianità. E tra i pilastri di una longevità attiva e in salute - fermo restando quando non si abbia a che fare con patologie gravi, severe e invalidanti - c'è sicuramente l'alimentazione che se da un lato può prevenire e combattere alcune problematiche della terza età (pensiamo all'ipertensione che può essere controllata limitando il consumo di sale o il diabete riducendo l'apporto di zuccheri) dall'altro, se carente di alcuni nutrienti - e sappiamo che spesso gli anziani hanno problemi di malnutrizione per svariati motivi - che vanno dalla solitudine alla difficoltà di masticare e inghiottire fino a problemi economici specialmente negli ultimi anni - può favorire l'insorgenza di fragilità importanti come la sarcopenia (debolezza muscolare) o il declino cognitivo. Ecco allora l'importanza di porre l'attenzione sul ruolo dell'alimentazione nell'anziano e ne abbiamo parlato con il Prof. Francesco Landi, Specialista in Geriatria al Dipartimento di Geriatria, Neuroscienze e Ortopedia del Policlinico Agostino Gemelli di Roma che ci ha spiegato come sia importante preservare l'integrità fisica e cognitiva degli anziani perchè cervello e muscoli ricevono informazioni e "comunicano" grazie ai nutrienti che sono fondamentali per il funzionamento cellulare. Ad esempio un eccessivo consumo di grassi e di conseguenza l'obesità sono correlati ad un minor funzionamento delle cellule nervose centrali e questo danno è anche trasmissibile e quindi trasferito alle successive generazioni. Per quanto riguarda la fragilità fisica e quindi la sarcopenia (perdita di massa e funzione del muscolo negli anni) può essere contrastata da una dieta che preveda un sufficiente apporto proteico e laddove non sia possibile si può integrare con un aminoacido chiamato leucina. Ricordando sempre che una longevità attiva è frutto di un lungo percorso che inizia fin da giovani con una corretta alimentazione, attività fisica costante, non iniziare o smettere di fumare perchè se è vero che i geni possono predisporre verso alcuni fattori protettivi o di rischio è altrettanto vero che ciò che noi facciamo nel corso della nostra vita può influenzare in modo importante la nostra salute.
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