Il Ruolo dello Sport nello sviluppo Psico-Fisico dei bambini
Lo sport come stimolatore cerebrale per migliorare il coordinamento e la relazione mente-corpo
e integratore sociale per la vita di relazione e interazione con gli altri bambini
Come scegliere lo sport più adatto alle caratteristiche del bambino (timido, iperattivo, impacciato, competitivo...)
Il rischio agonismo esasperato del "campioncino" - Lo sport per bambini con patologie
(nuoto per problemi motori, ippoterapia per autismo...)
Prof. Paolo Curatolo, Policlinico Tor Vergata, Roma
Lo sport è probabilmente la prima attività naturale e spontanea dei bambini, pensiamo al gioco spontaneo fin dai primi anni di vita, correre dietro un pallone, rincorrere i compagni, sfidarsi e confrontarsi con se stessi e con gli altri. E infatti l'attività fisica, spontanea o programmata negli anni successivi quando il bambino si avvia a classi di nuoto, tennis o basket è un passaggio fondamentale per il suo sviluppo psico-fisico, per migliorare la sua autostima, per imparare a relazionarsi con gli altri, per crescere quindi. Ma quale sport scegliere, anche in base alle caratteristiche caratteriali e fisiche del bambino? E come evitare il rischio di farne un "campioncino" stimolando eccessivamente il suo lato competitivo? E che ruolo ha l'attività fisica in problematiche motorie o psichiche come i disturbi del movimento o l'autismo? Lo abbiamo chiesto al Prof. Paolo Curatolo, Direttore dell'Unità di Neuropsichiatria Infantile al Policlinico Tor Vergata di Roma che ci ha spiegato come lo sport sia uno stimolatore cerebrale molto importante, l'evoluzione naturale del gioco motorio che nei primi anni di vita impegna in modo molto serio ogni bambino. Fare sport aiuta il bambino a migliorare il coordinamento mente-corpo, a sincronizzare il movimento (tirare un calcio ad un pallone o colpire la pallina da tennis attiva aree cerebrali fondamentali per la sua crescita ) e in più abitua il bambino a rapportarsi con gli altri fungendo quindi da stimolatore e integratore sociale, facendogli acquistare sicurezza. E' importante però che lo sport sia scelto in base alle caratteristiche fisiche e psicologiche di ogni bambino e soprattutto che sia lui a scegliere lo sport che ha piacere di praticare perchè troppo spesso i genitori cercano di avviarlo ad uno sport che a loro sembra adatto ma che magari va ad impattare contro alcune caratteristiche fisiche o psicologiche del bambino mettendolo in difficoltà (un bambino timido difficilmente potrà trovarsi bene in uno sport di squadra, un bambino iperattivo troverà beneficio negli sport in cui la sua energia possa essere espressa - soprattutto se canalizzate in uno sport che preveda regole che lo aiutino ad imparare l'autocontrollo - e un bambino impacciato non avrà soddisfazioni a uno sport che prevede una grande coordinazione come il calcio mentre potrà beneficiare di uno sport come il nuoto... - E anche bambini con patologia possono trovare beneficio dall'attività fisica, ad esempio si sa come l'ippoterapia sia appunto una terapia importante per i bambini autistici mentre tutti gli sport in acqua possono avere un valore terapeutico per tutti quei bambini con problematiche neuro-motorie o motorie.
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