Il Sogno nell'arte, nella letteratura, nella psicanalisi Come è cambiata la rappresentazione e l'interpretazione dei sogni dalla Bibbia a Kafka, da Giotto a Kandinsky, da Dante a Freud - L'inconscio, le paure, i desideri rappresentate dai grandi artisti e analizzate da chi ha studiato la mente e l'anima Prof. Salvatore Giaquinto
La parola sogno evoca quel mondo un po' misterioso in cui la nostra mente è libera di rappresentare paure speranze, echi di realtà, lasciando che l'inconscio crei immagini talvolta rasserenanti talvolta inquietanti e ci trasporti in un'universo fatto di passato e futuro, fatto di situazioni irreali e di sviluppi logici impossibili come in un quadro di Escher. E proprio l'arte in ogni sua forma ha rappresentato nei secoli il sogno, immergendolo nella realtà storica, culturale ed ideologica del momento, e facendone così una icona ineguagliabile che ci permette di guardare al passato attraverso la lente onirica dei grandi artisti. E per farci accompagnare in questo viaggio abbiamo chiesto aiuto al Prof. Salvatore Giaquinto che ci ha condotto attraverso un itinerario artistico che va dalla Bibbia con i sogni di Daniele e di Giuseppe a Dante a Manzoni, a Carducci e D'annunzio con il suo decadentismo, fino a Kafka nell'universo letterario, ma che coinvolge anche grandi artisti come Giotto, Bernini, Goya, Kandinsky, senza dimenticare la musica e il cinema... ma se l'arte ha attinto a piene mani nel nostro universo onirico la grande rivoluzione nell'interpretazione dei sogni si è avuta con la teoria formulata da Freud agli inizi del 900 sull'inconscio, proseguita con Jung e che ha permesso nuove interpretazioni su ciò che caratterizza la fase REM del sonno e sul significato che ogni immagine ha per noi. Con il Professore ci addentriamo quindi nel mondo che ci avvolge quando dormiamo per cercare di capire come il fascino del sogno abbia ispirato grandi menti del passato e del presente e come la nostra mente elabori il vissuto in modo da rivelare pensieri mai emersi. E in conclusione il professore ci diverte anche con la storia dei numeri della smorfia che hanno dei significati spesso misteriosi ma che affondano sempre in una matrice popolare di verità. Sapete ad esempio perchè 12 vuol dire soldati, o 18 sangue, o 90 la paura? divertitevi a scoprirlo con il Prof. Giaquinto che ogni volta ci regala delle magnifiche riflessioni che possono essere lo spunto per suggerire approfondimenti e ricerche... Perchè se è vero come dice Shakespeare che "siamo fatti della materia di cui sono fatti i sogni..." allora quelle immagini che ricordiamo solo raramente sono l'eco del nostro io più profondo e come tale ci appartengono anche quando non ne siamo coscienti.
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