Il Sonno in Età Pediatrica L'importanza della giusta quantità e qualità di sonno per lo sviluppo psico-fisico del bambino Le "regole" del buon sonno e gli errori da non compiere - Come gestire i risvegli notturni Il ruolo terapeutico del sonno per bambini e adolescenti Prof. paolo Curatolo, Policlinico Tor Vergata, Roma
Se gli adulti passano circa un terzo della loro giornata dormendo i neonati ne passano addirittura il 50% perchè il sonno attiva alcune funzioni sia fisiche - come ad esempio l'ormone della crescita - sia psichiche - come ad esempio alcune funzioni legate alla memoria e all'apprendimento - che aiutano lo sviluppo psico fisico del bambino. ecco perchè è importante che la quantità e la qualità del sonno dei bambini sia la migliore possibile ed ecco perchè i genitori devono conoscere le regole per una giusta igiene del sonno e per un giusto stile dell'addormentamento. E per conoscere quali sono abbiamo incontrato il Prof. Paolo Curatolo, Direttore dell'Unità di Neuropsichiatria Infantile del Policlinico Tor Vergata di Roma che ci ha spiegato come il sonno vada preparato con semplici regole che aiutano i bambini a riposare serenamente: Il primo punto importane è la durata del sonno perchè recenti studi hanno evidenziato come il 20% dei bambini della prima e seconda infanzia non raggiunge la quantità di sonno necessaria a causa di addormentamento posticipato (spesso legato a troppi stimoli luminosi, sonori ed emotivi fino a poco prima di andare a dormire)e difficoltà a dormire. nei bambini molto piccoli le regole prevedono che dopo una giornata di attività fisica - in cui il sonnellino pomeridiano non deve essere troppo lungo per evitare che la sera il bambino non abbia sonno - il bambino venga abituato ad andare a dormire nel proprio lettino - quindi non addormentarlo tenendolo in braccio o davanti alla tv - evitando i giochi eccitanti mentre soni utili ninne nanne o fiabe, e magari la presenza del suo pupazzo preferito, il cosiddetto oggetto transizionale - instaurando una sorta di rituale del sonno che sera dopo sera aiuti il bambino ad avvicinarsi al sonno secondo una routine. I risvegli notturni non devono essere gestiti prendendo subito il bambino in braccio se è piccolo o facendolo andare nel lettone di mamma e papà quando più grandino può aver avuto un incubo, ma capendo il motivo del risveglio - nei neonati magari il caldo o il pannolone bagnato - nei più grandi incubi legati a qualche episodio vissuto nel corso della giornata o magari a qualche video gioco violento - senza contare che l'utilizzo di schermi luminosi di devices elettronici dopo cena contrasta la produzione della melatonina che è l'ormone che regola il ritmo sonno veglia e che vien prodotto solo al buio.
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Un ruolo importante lo gioca anche l'alimentazione tanto più che si sa oggi esistono dei cibi alleati del sonno, sono quei cibi che liberano triptofano, aminoacido dell'addormentamento e della tranquillità tra cui cereali, latte, legumi, proteine vegetali, alimenti da preferire a cibi che contengano proteine animali o grassi che sovraccaricano il fegato. Anche il consumo di carboidrati è importante per evitare che nel corso della notte un calo glicemico svegli il bambino a causa della fame. E se ogni tanto può capitare ai bambini di uscire con i genitori e far tardi - con la conseguenza che il giorno dopo sarà irritabile e poco reattivo a scuola - è importante sapere che la quantità e la qualità di sonno hanno un valore terapeutico per il bambino perchè una deprivazione di quantità o una riduzione di qualità dovuta a frammentazione o risvegli ripetuti vanno ad incidere sule capacità di sviluppare la memoria e di mettere in atto i meccanismi di apprendimento che sono così importanti per un sano sviluppo psico fisico nell'età pediatrica e adolescenziale.