Il trauma del terremoto per i bambini raccontato attraverso i disegni Come aiutare i bambini che erano nei luoghi del terremoto a superare il trauma della perdita di affetti e oggetti Ripristino della rete sociale (come il ritorno a scuola) - Psicoterapia o stimoli somato sensoriali per i più piccoli Anche vedere immagini in Tv può turbare i bambini Dott. Daniela Chieffo, Policlinico Agostino Gemelli, Roma
Quando un evento traumatico come il terremoto sconvolge la vita di tante persone siamo tutti turbati dalla sofferenza a cui assistiamo in televisione, ma sono i bambini quelli che hanno un impatto più duro, sia quando hanno avuto la sfortuna di trovarsi nei luoghi della tragedia, sia quando assistono ad immagini di dolore attraverso la Tv. Ma come si manifesta il disagio di un bambino che ha vissuto uno choc simile? e come si aiuta a ritrovare la serenità? Lo abbiamo chiesto alla Dott.ssa Daniela Chieffo,Neuropsicologa dell'Età Evolutiva dell'Unità di Neuropsichiatria Infantile del Policlinico Agostino Gemelli di Roma che nelle scorse settimane ha assistito alcuni di piccoli ricoverati al Policlinico aiutandoli a superare il trauma. La dottoressa ci ha spiegato come un bambino che abbia subito un trauma come quello di essersi trovato in una delle cittadine dove si è verificato il terremoto, soprattutto se ha perso dei familiari, e ancor di più se ha perso uno o entrambi i genitori molto spesso si isola, non parla, rifiuta la comunicazione e la socialità. Un altro sintomo comune è un disturbo del ritmo del sonno, tanto più che la prima scossa è stata notturna e quindi la difficoltà di addormentarsi è amplificata dalla paura di nuove scosse. Per tentare di comunicare con bambini così traumatizzati che spesso non riescono a verbalizzare le loro paure e il loro disagio il disegno è uno strumento utilissimo e la Dottoressa ci mostra alcuni fra i più significativi che i bambini ricoverati al Policlinico Gemelli hanno fatto in questi giorni.
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Il passaggio successivo è naturalmente tentare di aiutare i bambini a recuperare la loro spensieratezza e a far comprendere loro che il futuro riserverà ancora tanti momenti felici, e questo si può fare utilizzando il gioco, ma anche la psicoterapia in caso sia necessario, oppure gli stimoli somato sensoriali come la sand therapy per i più piccoli. Il reinserimento precoce nel contesto sociale, come pure il ritorno a scuola, può sicuramente aiutare a recuperare una dimensione sociale, ma soprattutto parlare in famiglia di ciò che succede, e questo vale anche per i bambini che da casa assistono alle trasmissioni televisive e vedono la sofferenza di chi ha perso tutto con il terremoto, che non devono essere mai lasciati soli davanti ad immagini tanto drammatiche.