Melanoma: l'immuno-oncologia in fase precoce per la prevenzione delle recidive
per gli stadi III e IV chirurgicamente resecati
La durata del trattamento è di solo un anno
Il melanoma metastatico negli ultimi anni ha visto rivoluzionato il suo trattamento grazie ai risultati ottenuti con l'immunoterapia (stimolare il sistema immunitario per aiutarlo a combattere il cancro rimuovendo quei "freni" che il tumore ha messo) riuscendo a controllare nel tempo la malattia, ma oggi lo scenario sta ulteriormente cambiando con l'utilizzo dell'immunoterapia, in particolare nivolumab, fra le molecole più recenti ed efficaci, come trattamento "precoce"ed adiuvante negli stadi II e IV completamente resecati (sono stadi in cui la malattia ha già dato manifestazioni oltre la lesione cutanea primitiva (coinvolgimento linfonodale, micro metastasi o comunque metastasi anche a distanza ma chirurgicamente asportate - i pazienti cosiddetti NED, no evidence of desease, nessuna evidenza di malattia residua che fino ad oggi non avevano una strategia terapeutica di prevenzione ma che ci si limitava ad osservare strettamente nel tempo). La durata del trattamento in questo caso è di soli 12 mesi e ha l'obiettivo di ridurre il rischio di recidive in pazienti comunque ad alto rischio.
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