Impiantata la prima valvola cardiaca "sutureless" con microchirugia mininvasiva
Il Prof. Francesco Alamanni,
direttore della Chirurgia Cardiovascolare del Centro Cardiologico Monzino, ha
effettuato il primo impianto in Europa della nuova valvola aortica a rapido
rilascio, che si inserisce per via chirurgica e si fissa grazie ad uno stent
sottovalvolare con soli tre punti di sutura.
La nuova valvola (Intuity Elite), prodotta dalla Edwards, rappresenta un’evoluzione del modello precedente ed offre vantaggi molto significativi per il paziente: l’impianto è più facile, più rapido, e può essere eseguito agevolmente con tecniche mini-invasive, limitando le possibili criticità e gli effetti collaterali connessi.
«Ogni anno in Italia migliaia di pazienti vengono sottoposti ad un intervento di sostituzione valvolare aortica, nonostante si tratti di una patologia ancora sottotrattata» ha dichiarato il Prof. Francesco Alamanni. E aggiunge: «la mininvasività è di notevole aiuto perché in molti casi si tratta di malati complessi, spesso con malattie concomitanti, per cui è fondamentale trovare procedure e tecnologie efficaci con il minimo impatto sul paziente».
La scelta del Monzino come primo centro impiantatore si basa sulla lunga tradizione chirurgica dell’ospedale milanese, che è il primo IRCCS (Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico) monospecialistico cardiovascolare in Italia, e l'unico ospedale in Europa ad essere interamente ed esclusivamente dedicato allo studio e alla cura delle malattie cardiovascolari.
Il Centro cardiologico Monzino ha creduto da subito nell’importanza della mini-invasività, tanto da essere, tra l’altro, tra i primi ospedali in Italia ad impiantare nel 2008 la valvola aortica per via transcatetere (TAVI), evitando così la chirurgia tradizionale e rendendo accessibile la procedura a quei soggetti che, per età o per criticità di condizioni, non avrebbero potuto sostenere un intervento cardiochirurgico classico.
Fonte: Uffico Stampa Centro Cardiologico Monzino, Milano
La nuova valvola (Intuity Elite), prodotta dalla Edwards, rappresenta un’evoluzione del modello precedente ed offre vantaggi molto significativi per il paziente: l’impianto è più facile, più rapido, e può essere eseguito agevolmente con tecniche mini-invasive, limitando le possibili criticità e gli effetti collaterali connessi.
«Ogni anno in Italia migliaia di pazienti vengono sottoposti ad un intervento di sostituzione valvolare aortica, nonostante si tratti di una patologia ancora sottotrattata» ha dichiarato il Prof. Francesco Alamanni. E aggiunge: «la mininvasività è di notevole aiuto perché in molti casi si tratta di malati complessi, spesso con malattie concomitanti, per cui è fondamentale trovare procedure e tecnologie efficaci con il minimo impatto sul paziente».
La scelta del Monzino come primo centro impiantatore si basa sulla lunga tradizione chirurgica dell’ospedale milanese, che è il primo IRCCS (Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico) monospecialistico cardiovascolare in Italia, e l'unico ospedale in Europa ad essere interamente ed esclusivamente dedicato allo studio e alla cura delle malattie cardiovascolari.
Il Centro cardiologico Monzino ha creduto da subito nell’importanza della mini-invasività, tanto da essere, tra l’altro, tra i primi ospedali in Italia ad impiantare nel 2008 la valvola aortica per via transcatetere (TAVI), evitando così la chirurgia tradizionale e rendendo accessibile la procedura a quei soggetti che, per età o per criticità di condizioni, non avrebbero potuto sostenere un intervento cardiochirurgico classico.
Fonte: Uffico Stampa Centro Cardiologico Monzino, Milano