Impiantato a Parigi il primo Cuore Artificiale Autonomo
I trapianti d'organo hanno cambiato profondamente la chirurgia moderna e dato speranza di vita a moltissime persone che non avevano altre alternative, ma sicuramente la problematica del rigetto e quindi dell'assunzione di farmaci immunosoppressori a vita resta un dato importante. Ecco perchè la notizia dell' impianto di primo cuore artificiale autonomo effettuato a Parigi all'Ospedale Europeo George Pompidour suscita grande interesse. Il cuore è stato impiantato ad un paziente con una grave insufficienza cardiaca in fase terminale ed è una protesi completamente impiantabile, quindi senza l'ingombrante apparecchiatura di cui necessitavano finora i cuori artificiali temporanei. La sua struttura riproduce esattamente quella cardiaca, e la particolarità è che dovrebbe essere in grado, attraverso dei recettori, di modificare l'attività cardiaca in base all'attività del paziente, proprio come un cuore naturale, che durante uno sforzo accelera e a riposo rallenta. La ditta che ha prodotto il cuore e i sanitari sono ovviamente prudenti e il decorso del paziente viene attentamente monitorizzato in terapia intensiva e una prima valutazione si potrà avere a distanza di un mese dall'impianto, ma la prospettiva che un apparecchiatura simile apre è la possibilità di curare patologie cardiache altrimenti irrisolvibili con un trapianto che non preveda rigetti o terapie con immunosoppressori, il che vorrebbe dire una vera e propria rivoluzione per la cardiochirurgia e soprattutto per i malati.