Prof. Umberto Veronesi Come è cambiata l'Oncologia negli anni e quali novità per la Diagnosi Precoce e le Terapie più Innovative - Curare la persona e non solo la malattia per non dimenticare mai la qualità di vita, anche alla fine
Incontrare il Prof. Umberto Veronesi vuol dire incontrare la Storia dell'Oncologia Italiana ma anche il suo Futuro perchè ogni giorno è impegnato nello studio e nella ricerca, nello sforzo di individuare le opportunità più promettenti per la cura de tumori e soprattutto per la cura delle persone perchè da sempre la sua filosofia di medico e di uomo è stata quella che rivendicava la centralità del paziente, per guarire l'organo ma anche accompagnare un malato fuori dal tunnel. Ripercorriamo con il Professore le tappe che lo hanno portato a scegliere l'Oncologia - quando invece nei primi anni di Università voleva specializzarsi in Psichiatria - all'impegno negli anni in cui il cancro veniva definito "malattia incurabile", all'intuizione geniale che la chirurgia poteva essere conservativa mettendo a punto la tecnica della quadrantectomia nel tumore al seno, tecnica oggi gold standard in tutto il mondo, fino ad arrivare a valutare quali sono gli studi e le prospettive più promettenti nel campo della diagnosi precoce (Diffusion Whole Body per una risonanza che "legga" ogni parte del corpo in pochi minuti, alla tracciabilità del DNA tumorale circolante che potrà permettere di individuare non solo lesioni al primo stadio ma addirittura il primo nucleo di cellule tumorali, rendendo la cura agevole e non invasiva. Altrettanto importanti sono le nuove terapie a bersaglio molecolare e la promettente terapia protonica, per una radioterapia all'avanguardia. E con il Professore parliamo poi di Prevenzione e Diagnosi Precoce come cardini della lotta ai tumori e della necessità di recuperare il rapporto medico-paziente, dal momento della diagnosi al percorso di cura e anche oltre, perchè solo conoscendo a fondo un paziente si può capire le sue esigenze e arrivare ad un percorso condiviso di chirurgia e terapia. E se è fondamentale seguire il paziente anche oltre la fase acuta del cancro (ricostruzione del seno, gestione delle stomie intestinali o di complicanze come incontinenza e impotenza) è altrettanto importante accompagnare ogni paziente nel momento in cui le terapie non offrono più opportunità di guarigione, perchè cure palliative e terapie del dolore, unite alla possibilità di autodeterminare il nostro fine vita, possono restituire quella dignità e quella integrità che devono accompagnarci sempre fino all'ultimo.
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