Incrementare l'uso del PC può rallentare il declino cognitivo negli anziani
(anche affetti da Alzheimer)
L'European Brain Council ha indetto per il 2014 "l'anno europeo del cervello" per porre l'accento sul fatto che per mantenerlo sano il più a lungo possibile - al di là di patologie che vanno al di là della nostra possibilità di bloccarle come l'Alzheimer - è fondamentale mantenerlo attivo il più possibile, mantenendo una vita attiva e sociale anche in tarda età, facendo parole crociate, leggendo, tenendosi aggiornati e, perchè no, usando il computer. Sì, perchè dagli studi più recenti si è visto che il declino cognitivo viene ritardato nelle persone che utilizzano il computer e che perfino l'avanzamento della malattia di Alzheimer può essere rallentato se l'anziano si applica quotidianamente al computer. Poco importa cosa sceglie di leggere o quali pagine visita l'importante è che siano pagine che risveglino i suoi interessi, che mettano in moto meccanismi preziosi come quello della memoria, della curiosità, delle emozioni. Non è un caso che il fenomeno Facebook, partito come enclave dedicata ai giovani, sia ormai frequentato in maggioranza da persone over 60, che spaziano sulle varie pagine non solo alla ricerca di amicizie perdute ma soprattutto di suggestioni e notizie da tutto il mondo. Perchè oltre al mantenere la mente attiva è fondamentale per gli anziani anche mantenere i contatti sociali, virtuali e non solo, per non soffrire di quella solitudine che può portare a sottili forme di depressione - la distimia ad esempio che si manifesta con apatia, malumore e distacco - estremamente pericolose nell'anziano che se in buona salute deve allenare non solo il fisico con moderata ma costane attività fisica ma anche la mente per mantenerla lucida il più a lungo possibile.