STUDIARE LE PLACCHE ATEROSCLEROTICHE PER PREVENIRE EVENTI CARDIOVASCOLARI PROF. FILIPPO CREA
IL FUTURO DELLA RICERCA SULL’INFARTO NELLA SPIEGAZIONE DEI MECCANISMI DI EVOLUZIONE PATOLOGICA DELLE PLACCHE ATEROSCLEROTICHE Le placche aterosclerotiche sono considerate un fattore di rischio per eventi cardiovascolari maggiori come l’infarto ma non tutte le placche sono destinate alla formazione di un trombo, quel grumo di sangue che staccandosi dalla placca è responsabile dell’occlusione delle coronarie. E proprio dalla considerazione che non tutte le persone con placche vanno incontro ad un infarto e che anzi alcune persone hanno un meccanismo innato di riparazione delle placche è nata una review dei ricercatori del Policlinico Gemelli Università Cattolica pubblicata sul New England Journal of Medicine di cui abbiamo parlato con il Prof. Filippo Crea Direttore della Cardiologia della Fondazione Policlinico A, Gemelli IRCCS e nuovo direttore dello European Heart Journal con cui abbiamo affrontato i seguenti argomenti:
che cosa sono le placche aterosclerotiche e perché si formano
cosa succede quando una placca diventa instabile e si forma un trombo
nella review si è evidenziato che esistono delle persone che riescono a riparare queste placche, avete già individuato i meccanismi molecolari alla base di questo processo o è comunque l’obiettivo dei prossimi studi? (trasformare i cattivi guaritori in buoni guaritori)
Gli studi negli anni non sono ancora riusciti ad identificare un biomarcatore che anticipi un evento cardiovascolare, lo studio delle placche potrà aiutare a cambiare gli standard di prevenzione?
Come nuovo direttore dello European Heart Journal che è la principale rivista di cardiologia generale al mondo quali obiettivi?