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Infezione da Clostridium Difficile
La più diffusa infezione ospedaliera causa di diarrea, coliti e nei casi gravi sepsi
La prevenzione e il percorso dedicato al Policlinico Gemelli
La terapia antibiotica e la nuova frontiera di cura con il trapianto di microbiota
Prof. Giovanni Cammarota, Fondazione Policlinico A. Gemelli IRCCS, Roma


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L’infezione da Clostridium difficile è la principale causa di diarrea nosocomiale (quindi contratta in ospedale) e può essere causa di colite con complicanze severe come il megacolon, perforazione intestinale, shock, fino alla morte. I degenti ospedalieri, soprattutto anziani, o fragili, o sottoposti a cicli di antibiotico, sono particolarmente esposti alla colonizzazione batterica da Clostridium difficile e alla eventuale conseguente patologia, che si manifesta a causa della produzione da parte del microrganismo di tossine che si legano a recettori delle cellule della mucosa intestinale determinando flogosi e diarrea. Nell’ultima decade, le problematiche legate all’infezione da Clostridium difficile sono aumentate a causa di una maggiore diffusione in ambito ospedaliero e della comparsa di nuovi ceppi più virulenti.
La terapia antibiotica nella maggior parte dei casi risolve l'infezione, ma ci sono pazienti che risultano resistenti e per i quali è importante poter disporre di terapie alternative, come il trapianto di microbiota che negli ultimi anni ha permesso di debellare i casi più complessi. La procedura richiede un donatore selezionato (per evitare rischi di ulteriori infezioni) e non sempre nella cerchia dei familiari è possibile trovare il soggetto idoneo, ecco perchè al Policlinico Gemelli, dove è oresente un percorso dedicato proprio alla gestione del paziente con infezione da Clostridium difficile,  è in via di definizione la banca del microbiota, cui attingere in tempi rapidi laddove sia necessario un trapianto.
Nuove frontiere di trattamento di cui abbiamo parlato con il Prof. Giovanni Cammarota, Specialista in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva, Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS, Roma. 

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