INFEZIONE DA HIV: TERAPIE SEMPRE PIU' PERSONALIZZATE, SEMPLIFICATE E A LUNGA DURATA D'AZIONE COMBINAZIONI DI FARMACI E NUOVE MOLECOLE A LUNGA DURATA D’AZIONE PER CONTRASTARE RESISTENZE E FALLIMENTI TERAPEUTICI - I RISULTATI DEGLI STUDI PIU' RECENTI PRESENTATI AL CONGRESSO CROI 2024
Negli anni le terapie per il controllo del virus HIV si sono fatte più efficaci e potenti, con regimi di trattamento semplificati e con la possibilità di azzerare la replicazione virale migliorando così prognosi e qualità della vita. Esistono però pazienti con bisogni ancora insoddisfatti in termini terapeutici, sono pazienti che hanno fallito precedenti terapie, che hanno sviluppato resistenze o che hanno coinfezioni come ad esempio il virus dell’epatite B, per tutti loro la ricerca sta mettendo a punto molecole innovative che si spera possano dare risposte complete. I dati più aggiornati sugli studi in corso sono stati presentati al recente congresso CROI 2024. Ne abbiamo parlato con: Antonella Castagna, Professore ordinario di Malattie Infettive, Università Vita-Salute San Raffaele, Milano. Responsabile Unità Funzionale, Divisione di Malattie Infettive, Istituto Scientifico San Raffaele, Milano Giulia Marchetti, Professore ordinario di malattie Infettive, Università degli Studi di Milano e Direttore della Clinica di Malattie Infettive ASST Santi Paolo e Carlo, Milano
Fra i temi: - Identikit dei pazienti HTE (Heavily-Treatment Experienced) cioè pazienti che hanno fallito precedenti linee di trattamento, che presentano numerose mutazioni e che hanno quindi sviluppato resistenza ai farmaci o che hanno una scarsa aderenza al trattamento. - Lo studio ARTISTRY-1 che ha valutato un regime di combinazione sperimentale di bictegravir e lenacapavir con somministrazione orale una volta al giorno - Studio di Fase 2 relativo alla combinazione sperimentale di ilatravir più lenacapavir con somministrazione settimanale. Un trattamento che potrebbe diventare il primo trattamento orale settimanale per l’HIV, somministrazione che chiaramente favorirebbe l’aderenza terapeutica. - Lo studio di Fase Ib pubblicato su Lancet HIV che ha valutato la combinazione sperimentale di lenacapavir con con anticorpi neutralizzanti, i cosiddetti bNAb, broadly neutralizing antibody. In questo caso si tratta di una terapia a lunga durata d’azione con somministrazione due volte l’anno. - Lo studio relativo ad una nuova molecola GS-1720, appartenente alla classe di farmaci degli inibitori dell’integrasi, i cosiddetti INSTI, cioè farmaci in grado di inibire appunto l’enzima integrasi che è essenziale per la replicazione virale. Quali aspettative su questa molecola che è in fase di valutazione come nuovo agente antiretrovirale sperimentale con somministrazione una volta alla settimana in combinazione con agenti a lunga durata d’azione, con l’obiettivo di fornire alle persone affette da HIV nuove opzioni a lunga durata d’azione. - Opzioni terapeutiche per pazienti che presentano una coinfezione da HIV e HBV, quindi epatite B HIV e tubercolosi. Quali evidenze dagli sudi presentati al CROI, in particolare con l’utilizzo della combinazione definita B/F/TAF - Uno fra i grandi temi nel trattamento dell’HIV è quello dello sviluppo di resistenze, e sono stati effettuati degli studi sul rischio di sviluppo di mutazioni genetiche del virus e quindi resistenze nei pazienti che avevano effettuato lo switch al trattamento con B/F/TAF