Infezioni batteriche e contrasto all’antibiotico resistenza Un approccio One Health per: prevenzione delle infezioni soprattutto ospedaliere, uso consapevole degli antibiotici e messa a punto di nuove molecole La co-responsabilità di medici, istituzioni, media, aziende del farmaco e cittadini per incrementare la "cultura" della prevenzione e della informazione
L’introduzione nella pratica clinica degli antibiotici, più di 70 anni fa con la prima somministrazione di penicillina nel 1941 negli Stati Uniti, ha permesso di sconfiggere infezioni un tempo anche mortali, ma l’utilizzo eccessivo e improprio negli anni ha portato a sviluppare il fenomeno dell’antibiotico resistenza, una criticità a livello mondiale che vede purtroppo l’Italia maglia nera in Europa per ceppi batterici resistenti ed utilizzo di antibiotici per uso umano ed animale. L’immagine che vedete è la rappresentazione di come oggi sempre più spesso ci si trovi di fronte ad un quadro di resistenze così ampio da rendere impossibile qualunque strategie terapeutica. Un contesto particolare in cui le infezioni rappresentano una vera e propria emergenza è sicuramente quello ospedaliero, dove pazienti fragili e complessi vanno incontro ad infezioni che si stima almeno nel 30% dei casi potrebbero essere prevenibili, come le infezioni urinarie o delle ferite chirurgiche. Per arginare questa emergenza globale che si prevede in preoccupante aumento, nel 2017 in Italia è stato redatto un piano nazionale per il contrasto dell’antibiotico resistenza, il PNCAR, già applicato in alcune regioni virtuose come la Campania, che prevede un approccio one health per coinvolgere la medicina umana e veterinaria per un più corretto uso degli antibiotici e la ricerca per la messa a punto di nuove molecole in grado di contrastare i batteri resistenti, un impegno condiviso anche da istituzioni, aziende del pharma, cittadini e mezzi di comunicazione per diffondere la cultura della prevenzione anche attraverso semplici gesti come il lavaggio della mani, soprattutto in ambito ospedaliero, e l’uso consapevole degli antibiotici, ad oggi usati troppo spesso anche con la pericolosa abitudine dell’autoprescrizione. Una co-responsabilità quindi per arginare il diffondersi delle infezioni e combattere la antimicrobico resistenza.
Cliccare su 1080p per vedere il Video in Full HD Cliccare sul rettangolo in basso a destra per lo Schermo Intero
Nel corso del Convegno ‘Scenari, priorità e obiettivi, secondo un approccio One Health”, un evento organizzato a Roma, da MSD Italia, che ha visto confrontarsi associazioni, rappresentanti delle Istituzioni e del mondo scientifico sulle problematiche legate alle infezioni batteriche e all'antibiotico resistenza abbiamo intervistato: Gianni Rezza, Direttore del Dipartimento di Malattie Infettive, Parassitarie ed Immunomediate, Istituto Superiore di Sanità Claudio D’Amario, Direttore Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute Prof. Giovanni Battista Gaeta, Ordinario e Direttore UOC Malattie Infettive dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli Massimo Andreoni, Direttore Scientifico SIMIT Matteo Bassetti, Vice Presidente SITA Nicoletta Luppi, Presidente e Amministratore Delegato MSD Italia