INSUFFICIENZA RENALE CRONICA DISPONIBILE IN ITALIA DAPAGLIFLOZIN CHE RIDUCE MORTALITA' E RISCHIO DIALISI
Sono sei milioni di Italiani affetti da malattia renale cronica, patologia spesso silente fino agli stadi più avanzati. Si tratta di una malattia cronica degenerativa e progressiva che tende ad avanzare fino ad uno stadio in cui è necessario ricorrere alla dialisi o al trapianto. Fino ad ora non esistevano farmaci specifici per trattare la insufficienza renale cronica, ma da oggi anche in Italia è disponibile DAPAGLIFLOZIN un farmaco nato per il trattamento del diabete che ha dimostrato una grande efficacia anche nel trattamento dello scompenso cardiaco e che ora è un importante opzione terapeutica per i pazienti con malattie renale cronic. Si tratta di una molocola con un meccanismo d'azione sofisticato che riduce l'Iper-filtrazione facendo eliminare zuccheri con l'urina e preservando così la funzione del rene. Negli studi ha dimostrato una importante riduzione della mortalità e del rischio di progressione di malattia fino alla dialisi e questo chiaramente impatta anche sulla qualità di vita dei pazienti. Ne abbiamo parlato con: Loreto Gesualdo, Ordinario di Nefrologia all’Università Aldo Moro di Bari e Past President Fondazione Italiana del Rene Luca De Nicola, Ordinario di Nefrologia all’Università Luigi Vanvitelli di Napoli Fra i temi: l'importanza di una diagnosi precoce e il corretto iter diagnostico per arrivare ad un trattamento tempestivo, importante tanto più oggi che sono disponibili nuove terapie efficaci.
Meccanismo d'azione di DAPAGLIFLOZIN in termini di efficacia nel ridurre danno d’organo e rischio di dialisi. Come cambia il paradigma di cura con un farmaco nato per il diabete poi approvato per lo scompenso e ora per la malattia renale, una visione completamente nuova della medicina che prevede un approccio multidisciplinare e multimodale. L'impatto sulla qualità di vita di un farmaco che impedisce o ritarda il ricorso alla dialisi