Denervazione Endovascolare del Simpatico Renale
per l'Ipertensione Resistente ai Farmaci
In cosa consiste la tecnica - Il ruolo nei pazienti in emodialisi
Prof. Nicola Di Daniele
Quando si parla di ipertensione si deve distinguere fra ipertensione primitiva o essenziale ed ipertensione secondaria, quindi legata ad altre patologie - della tiroide, del surrene dei reni - che per essere controllata richiede il trattamento farmacologico o chirurgico della patologia di base. Ma vi sono anche casi di ipertensione non secondaria che non risponde al trattamento farmacologico e che necessita quindi di un approccio diverso come ad esempio la Denervazione Endovascolare del Simpatico Renale. Ci parla di tutto questo il Prof. Nicola Di Daniele, Direttore della Unità di Ipertensione e Nefrologia del Policlinico Tor Vergata di Roma che innanzitutto ci spiega come sia fondamentale andare a correggere eventuali stili di vita sbagliati - alimentazione, fumo, alcool, obesità - che possono influire sulla mancata risposta ai farmaci. Nel caso non si riesca comunque ad ottenere un controllo sufficiente dei valori pressori e sapendo quanto un'ipertensione prolungata sia un grosso fattore di rischio per le malattie cardiovascolari oggi è a disposizione la Simpacectomia, una tecnica mininvasiva con cui si va ad intervenire sul Simpatico Renale (e il Professor Di Daniele ci spiega anche il ruolo del Nervo Simpatico Centrale in rapporto al funzionamento del rene e del cuore, come si lega all'Ipertensione e come si misura l'attività del Simpatico) per procedere all'ablazione del nervo con un device a radiofrequenza di ultima generazione. La procedura è stata utilizzata con successo anche in pazienti in emodialisi che abbiano conservato i reni nativi e che abbiano un'ipertensione non controllabile.
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