Ipotiroidismo Primario Le cause più frequenti: Tiroidite di Hashimoto, Ipotiroidismo post asportazione chirurgica o legato ai farmaci, Ipotiroidismo congenito, Carenza di iodio - I sintomi sfumati possono ritardare la diagnosi - L'importanza di una diagnosi neonatale per evitare deficit di sviluppo cognitivo - Gravidanza in caso di ipotiroidismo, si può? Le indagini necessarie e le terapie con l'ormone sostitutivo Prof. Alfredo Pontecorvi, Policlinico Agostino Gemelli, Roma
L'Ipotiroidismo, quindi uno scarso funzionamento della ghiandola tiroidea che ha come conseguenza una scarsa produzione di ormoni tiroidei insorge, al contrario dell'ipertiroidismo, in maniera lenta e sfumata e spesso passano anche anni prima di arrivare ad una diagnosi, quando magari si è già manifestato un danno d'organo. Come fare ad intercettare il disturbo precocemente quindi? E quali sono le cause più frequenti? E le terapie in grado di ottimizzare i livelli di tiroxina? Lo abbiamo chiesto al Prof. Alfredo Pontecorvi, Direttore dell'Unità di Endocrinologia del Policlinico Agostino Gemelli di Roma che ci ha spiegato quali sono le cause principali che portano ad un'Ipertiroidismo Primario (esistono poi anche delle forme dette secondarie e terziarie molto rare ) e che sono la Tiroidite autoimmune di Ashimoto in cui gli anticorpi attaccano la ghiandola, l'ipotiroidismo post chirurgia in caso di tiroidectomia radicale per un tumore o un gozzo importante, l'ipotiroidismo causato dal trattamento con iodio radioattivo o da farmaci, l'ipotiroidismo congenito in caso un bambino nasca con una tiroide che funziona poco o addirittura senza tiroide - e in questo senso è fondamentale lo screening neonatale, obbligatorio ormai, perchè l'assenza o il malfunzionamento della tiroide può causare anche importanti ritardi cognitivi e fisici e quindi è necessario intervenire il più precocemente con le terapie mirate - o ancora un ipotiroidismo dovuto alla carenza di iodio nella dieta, sia in fase di gravidanza che durante la vita di bambini e adulti e ad una cronica carenza di iodio nella dieta, integrazione facilmente sopperibile ad esempio con il consumo di sale iodato. Parlare di sintomi è difficile perchè, soprattutto in una prima fase sono comuni a molte altre patologie, e parliamo di stanchezza, secchezza della cute, fragilità di unghie e capelli, difficoltà a perdere peso, difficoltà di memoria, depressione, ipercolesterolemia... ed è quindi molto importante fare un'attenta anamnesi, anche pregressa, per inquadrare il paziente. Gli esami strumentali possono limitarsi al dosaggio del TSH e all'ecografia nel caso della tiroidite di Hashimoto per verificare la presenza dei caratteristici noduli. La terapia consiste nella somministrazione di ormone tiroideo per sopperire la mancanza e le formulazioni diverse oggi a disposizione permettono di raggiungere il target ottimale anche nei pazienti che per cause diverse non hanno un corretto assorbimento della tiroxina.
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