CHIRURGIA ROBOTICA PER IL TUMORE DELLA PROSTATA INTERVENTI PIU' PRECISI E MININVASIVI PUR MANTENENDO LA RADICALITA' ONCOLOGICA. ROBOT DI ULTIMA GENERAZIONE PER TECNICHE PERSONALIZZATE. MINORI COMPLICANZE POST OPERATORIE E RECUPERO PIU' BREVE
Il tumore della prostata resta la neoplasia più frequente nella popolazione maschile con oltre 36 mila nuove diagnosi ogni anno. Negli anni grazie alle conoscenze sui vari sottotipi di tumore, sul grado di aggressività e sullo stadio di malattia e grazie anche all’innovazione terapeutica il percorso di ogni paziente si è fatto sempre più personalizzato, con la possibilità di interventi più mirati, che vanno dalla sorveglianza attiva alla radioterapia, dalle terapie target alla chirurgia che resta un cardine del trattamento. In questo campo la rivoluzione è arrivata già da qualche anno grazie alla chirurgia robotica che oggi riserva però ancora innovazione importanti legate a tecnologia sofisticata di ultima generazione. Ne abbiamo parlato con il Prof. Emilio Sacco responsabile della Unità di Urologia Robotica del Policlinico Gemelli e Direttore dell'Urologia del Gemelli Isola .
Fra i temi: • Che cosa si intende esattamente per chirurgia robotica, cos’è , quali vantaggi e quale ruolo attuale • Quali sono le più recenti innovazioni che cambiano lo scenario chirurgico? • Quale il Ruolo in Urologia, una fra le prime branche ad avere utilizzato il robot, quali le recenti innovazioni e quali i vantaggi per i pazienti con tumore della prostata? • Quale il percorso del paziente al Policlinico Gemelli per un approccio personalizzato in base all’età, alle condizioni fisiche con tutte le armi a disposizione • Il valore di cure integrate e multidisciplinarietà per la centralità del paziente prima durante e dopo l’intervento per il follow up e la riabilitazione e la gestione delle complicanze come incontinenza e impotenza