La Medicina di Precisione come cambia i paradigmi di cura in oncologia La Prevenzione, la Diagnosi e la Terapia possono oggi essere basate sulle caratteristiche genetiche della persona e del tumore per terapie target più efficaci e con minori effetti collaterali Il ruolo dell'alimentazione e dell'attività fisica per migliorare la risposta ai farmaci L'attenzione al vissuto del paziente per migliorare l'aderenza terapeutica Prof. Paolo Marchetti, Università La Sapienza - A. O. Sant'Andrea Roma
"Ad ogni patologia corrisponde un farmaco" è un concetto che negli ultimi anni è stato abbondantemente superato dal concetto che "ad ogni persona corrisponde un farmaco" e ancora di più, ad ogni persona corrisponde un percorso dedicato di prevenzione secondaria con screening mirati, di diagnosi e di conseguente terapia con la prescrizione del farmaco più indicato (sia in termini di efficacia che di tollerabilità con minori effetti collaterali). Stiamo parlando della medicina di precisione che sta cambiando e ancor più cambierà in futuro i paradigmi di cura in molte branche della medicina, a partire dall'Oncologia. Abbiamo chiesto come la medicina di precisione e personalizzata cambierà la vita dei pazienti al Prof. Paolo Marchetti, Direttore dell'Unità di Oncologia Medica dell'A.O. Sant'Andrea di Roma e Professore Ordinario di Oncologia Medica a La Sapienza Università di Roma che ci ha spiegato come in base allo studio delle caratteristiche genetiche e alla informazioni personali si possa oggi andare ad individuare dei fattori di rischio aumentati che indirizzino verso uno screening tagliato su ognuno di noi (chi ha familiarità per tumore al seno ad esempio può effettuare dei test genetici - BRCA 1 e 2 - che identificano una mutazione che favorisce l'insorgenza del tumore, e così pure per il tumore ovarico e per altre forme tumorali). Ma ancora di più sta cambiando le strategie terapeutiche perchè grazie allo studio molecolare del tumore e al profilo genetico della persona si può tracciare un piano terapeutico che abbia la miglior risposta (evitando terapie inefficaci e dannose) grazie alla messa a punto di target therapy a bersaglio molecolare che colpiscono selettivamente colo le cellule tumorali e che possono essere sostituiti con altri farmaci nel momento in cui il tumore metta in campo una ulteriore mutazione genetica nel tempo, e anche grazie all'immunoterapia, l'ultima frontiera delle terapie oncologiche che sta sempre più affiancando le terapie tradizionali stimolando il sistema immunitario e aiutandolo a combattere il tumore rimuovendo di fatto il "freno" che il cancro provoca al sistema immunitario.
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Farmaci innovativi quindi che hanno come obiettivo anche quello di dare il minor numero di effetti collaterali possibile, risparmiando al paziente sofferenze inutili. Personalizzato deve essere anche il percorso nutrizionale del paziente perchè una alimentazione adeguata può far meglio metabolizzare i farmaci e consentire quindi di portare a termine la cura, come pure l'attività fisica che aiuta a non perdere massa muscolare fondamentale per la distribuzione del farmaco. Un nuovo paradigma di cura la medicina di precisione quindi che deve essere "precisa" e attenta anche al vissuto del paziente e ai suoi bisogni emotivi, bisogni che possono emergere solo laddove vi sia un rapporto stretto con il proprio medico, quell'alleanza terapeutica che aiuta chi deve affrontare un percorso di cura a non arrendersi e a combattere con maggiore consapevolezza una malattia che oggi può essere ben gestita nel tempo e in alcuni casi, sempre più numerosi, guarita (gli ultimi numeri dicono che sono oltre 3 milioni gli italiani che vivono a lungo dopo una diagnosi di tumore).