La nuova diagnostica prenatale si varrà del sequenziamento genetico del feto per poter fare diagnosi di molte patologie oggi non individuabili con l'amniocentesi
Qualche numero per far capire la portata epocale della nuova diagnostica prenatale di cui stiamo parlando: con l'amniocentesi o la villocentesi ad oggi sono individuabili circa il 7% delle malattie genetiche da cui può essere affatto un feto, con il nuovo approccio, la Next generation prenatal diagnosis (Ngpd), in pratica il sequenziamento genetico del feto, si potrà passare ad una diagnosi di circa l'80% delle malattie genetiche, comprese le malformazioni cardiache, le patologie cerebrale, forme di autismo... Tutto questo è possibile grazie alla possibilità di sequenziare il genoma, metodo che ha già cambiato l'approccio all'oncologia e che ora potrà consentire di avere informazioni estremamente importanti grazie allo studio genetico del feto, cosa fino ad ore assolutamente inimmaginabile.