La nuova gestione dei pazienti onco-ematologici dopo l'avvento dei nuovi farmaci L'importanza di una rete fra le società scientifiche di oncologia, ematologia e farmacisti ospedalieri per ottimizzare i percorsi diagnostico terapeutici dei pazienti e migliorare outocome clinico e qualità di vita
L'ematologia e l'oncologia sono state rivoluzionate negli ultimi anni dai nuovi farmaci, da un lato la tipizzazione molecolare e genetica del tumore permette oggi di utilizzare le target therapy che agiscono selettivamente sul tumore con maggiore efficacia minor tossicità e quindi anche miglior qualità di vita e dall'altro l'avvento dell'immunoterapia permette di rinforzare il sistema immunitario e metterlo in grado di combattere il cancro, sbloccando quei freni che aveva messo il tumore. Tutto ciò ha reso di fatto in molti casi il tumore una patologia cronica, con nuovi bisogni da parte dei pazienti, con esigenze che non sono più solo cliniche ma anche psicologiche. E per ottimizzare i percorsi diagnostici terapeutici con un approccio multidisciplinare è importante una rete fra le società scientifiche di oncologia, ematologia e farmacisti ospedalieri, una sinergia che possa offrire ad ogni singolo paziente un percorso dedicato. Si è parlato di tutto questo nel corso di un convegno organizzato alla Camera dei Deputati con il supporto incondizionato di Incyte, giovane azienda farmaceutica fortemente incentrata sulla ricerca in ematologia e oncologia. nel corso del convegno abbiamo intervistato: Fabrizio Pane - Presidente SIE (Società Italiana di Ematologia) Saverio Cinieri - Tesoriere AIOM (Associazione Italiana Oncologi Medici) Simona Creazzola - Presidente SIFO (Società Italiana Farmacisti Ospedalieri) Nello Martini - Direttore Drugs & Health - Roma
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