Plasmaferesi Terapeutica
Che cosa è la Plasmaferesi oggi e l'antica origine nei salassi-
In quali patologie acute e croniche può essere usata
(malattie neurologiche, del sangue, dei reni, autoimmuni, ipercolesterolemie familiari...)
L'importanza di ottenere una immunomodulazione per regolarizzare la risposta immunitaria dopo la terapia
L'Evoluzione delle Tecniche e la Preparazione del Paziente
Prof. Gaspare Elios Russo
La Plasmaferesi terapeutica ha origini lontanissime se si pensa che l'idea di "pulire" il sangue dagli umori cattivi veniva praticata già nel Medioevo con i salassi che tentavano, talvolta con successo talvolta invano, ci guarire dalle più svariate malattie. Naturalmente negli anni la tecnica si è sempre più raffinata e si sono messe a punto delle linee guida che valutano in quali patologie può risultare utile la plasmaferesi in quale momento effettuarla e che tecnica usare. parliamo di tutto questo con il Prof. Gaspare Elios Russo, Responsabile del Centro di Dialisi Peritoneale e Plasmaferesi del Policlinico Umberto Primo di Roma che ci spiega quale sono le patologie che più possono trarre beneficio dalla plasmaferesi sia in caso di situazioni acute - come intossicazioni o sepsi - sia in caso di patologie croniche (patologie neurologiche, ematologiche, renali, ipercolesterolemia familiare e tutte quelle patologie autoimmuni) che possono beneficiare di una immunomodulazione che dopo il trattamento rimodelli il sistema immunitario permettendogli di tornare a funzionare correttamente. Fondamentale per una terapia con plasmaferesi corretta e che possa avere successo scegliere il momento più idoneo in cui effettuarla, stabilendo se sia meglio abbinarla al trattamento farmacologico o meno. Alcune patologie, come appunto l'ipercolesterolemia familiare omozigote, richiede un trattamento prolungato nel tempo ed in questo caso il paziente viene preparato con una fistole simile a quella usata nella dialisi che permetta di effettuare periodicamente il trattamento. Il ProfessorRusso ci parla poi delle più recenti tecniche che permettono tempi di trattamento più rapidi, inserimento di aghi più sottili e terapie sempre più mirate per individuare il percorso più utile al singolo paziente.
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