La prospettiva di un fegato bioartificiale in grado di depurare il sangue grazie ad un filtraggio potrà aiutare i pazienti in attesa di trapianto favorendo la rigenerazione dell'organo
Vai all'Intervista con il Prof. Angelico sulla Cirrosi e l'Epatocarcinoma
Quando le patologie epatiche - dovute ad abuso di alcool, infezioni da Epatite B e C, cirrosi o epatocarcinoma - portano ad una compromissione dell'organo irreversibile l'unica opzione rimane il trapianto di fegato ma purtroppo la lista d'attesa spesso richiede tempi molto lunghi e le condizioni del paziente non consentono di aspettare. E per poter aiutare un fegato gravemente compromesso è stato messo a punto un fegato bioartificiale in grado di depurare il sangue del paziente grazie a quattro tubi inseriti nelle cellule epatiche. Il sangue prelevato dalla vena epatica viene filtrato dall'organo bioartificiale - un po' con il meccanismo che avviene nella dialisi - e poi reimmesso "ripulito" dalle scorie nel fegato consentendogli quindi di rigenerarsi e di dare al paziente una migliore qualità di vita in attesa di poter effettuare il trapianto.