Campagna FemiLift: la qualità di vita dopo un tumore femminile I disturbi indotti dalle terapie oncologiche (atrofia vaginale, incontinenza, dolore nei rapporti) possono essere contrastati con l'utilizzo della terapia laser L'importanza del dialogo fra la paziente e il medico per risolvere disagi intimi che spesso non si confidano e tornare ad una normale vita affettiva, lavorativa e sociale
Oggi che i tumori femminili possono essere guariti in molti casi o essere comunque controllati nel tempo fino a rendere il cancro una patologia cronica è importante che oltre a farmaci e terapie innovative si parli anche dei disturbi che sono conseguenze delle terapie (chemioterapia, radioterapia, ormonoterapia) e cioè atrofia vulvovaginale, dolore nei rapporti, incontinenza. Sono problematiche di cui le donne spesso non parlano per pudore ma che possono rendere difficile la quotidianità, l'affettività, la vita lavorativa e sociale. Fino ad oggi gli unici strumenti a disposizione erano presidi locali, creme a base di estrogeni che non davano però una risposta sufficiente e che oltretutto non sempre potevano essere usati perchè la componente di estrogeni può rappresentare un fattore di rischio di ricaduta. Ma da qualche tempo una nuova arma è a disposizione di tutte le donne, e cioè una sonda con tecnologia frazionata di laser CO2 in grado di stimolare la produzione di collagene e migliorare quindi l'elasticità dei tessuti. Il protocollo prevede tre sedute con intervallo di un mese e tre passaggi per ogni seduta, la terapia è indolore e si esegue con un coprisonda monouso per maggior sicurezza della paziente. E' importante che tutte le donne parlino delle problematiche che possono apparire minori ma che vanno ad incidere sulla qualità di vita e che è importante poter superare per tornare ad una vita normale sia a un punto di vista affettivo, che lavorativo che sociale. e per fare una campagna di sensibilizzazione su questo tema al Ministero della Salute è stata lanciata la campagna FemiLift per fare informazione su una tematica così delicata e per far sapere a tutte le donne che una volta guarite dal tumore è giusto parlare con il proprio oncologo o il proprio ginecologo di ogni aspetto della vita di relazione e di coppia, nella speranza che presto queste terapie possano essere offerte dal servizio sanitario nazionale considerandole parte integrante di un percorso di riabilitazione oncologica.
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Nel corso della conferenza stampa di presentazione della Campagna FemiLift abbiamo intervistato: Prof. Francesco Cognetti, Presidente della Fondazione "Insieme contro il Cancro" e Direttore dell'Unità di Oncologia Medica 1 dell'Istituto Nazionale dei Tumori Regina Elena di Roma Prof. Paolo Scollo, Direttore Ginecologia dell’Ospedale Cannizzaro di Catania e Past President SIGO (Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia e abbiamo ascoltato la testimonianza di una paziente che dopo aver avuto un tumore alla cervice uterina ha utilizzato il laser per risolvere il suo problema ed è tornata ad una vita normale.