La riabilitazione nelle patologie della mano Patologie degenerative come l'artrosi, i traumi e le malformazioni congenite dei bambini possono essere gestite con la terapia conservativa o con la chirurgia in combinazione con la riabilitazione Tutori personalizzati e tecnologia per tecniche innovative Prof. Giorgio Pajardi, Ospedale San Giuseppe - Università degli Studi, Milano
Spesso ci accorgiamo dell'importanza delle nostre mani quando un dolore ci impedisce di usarle correttamente come nel caso dell'artrosi, o quando un trauma ne compromette la funzionalità, o ancora in caso di malformazioni congenite che vanno corrette il più tempestivamente possibile per dare al bambino la possibilità di crescere serenamente. E se la chirurgia della mano grazie alle tecniche di microchirurgia ed endoscopia è oggi una realtà importante, non va dimenticato il ruolo della riabilitazione - sia come terapia conservativa in caso si possa evitare o rimandare l'intervento chirurgico - sia come passaggio post chirurgia per un completo recupero della funzionalità. E delle nuovi paradigmi di cura delle patologie della mano abbiamo parlato con il Prof. Giorgio Pajardi, Direttore dell’UOC di Chirurgia e Riabilitazione della Mano dell’Ospedale San Giuseppe, Gruppo MultiMedica, Università degli Studi di Milano che ci ha spiegato come il punto da cui partire sia sempre un percorso personalizzato per ogni paziente che preveda l'utilizzo di tutori costruiti su misura, di programmi di esercizi mirati sulla sua patologia, su tecniche e materiali dedicati. Il grande capitolo dell'artrosi ad esempio oggi può essere gestito con tutori in materiale termoplastico che si disegnano sulla mano del paziente e possono consentire di svolgere semplici funzioni quotidiane senza avvertire dolore. Anche nel caso di traumi, sia tendinei che muscolari che richiedano un intervento, il ruolo della riabilitazione è fondamentale e oggi vengono costruiti dei tutori dinamici che possono simulare gli esercizi di allungamento e flessione ed indossati di notte accelerano i tempi di recupero. Un capitolo delicato è quello delle malformazioni nei bambini (dita fuse fra loro, mancanza di dita...) che può essere risolto con interventi di precisione per separare le dita o per trasferirne una o due dal piede per dare al bambino la capacità di opposizione necessaria per afferrare oggetti e svolgere attività quotidiane in autonomia.
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