La Salute Femminile nella Società Multietnica La prevenzione, la contraccezione, le malattie sessualmente trasmesse: come cambiano per le donne che vengono da culture diverse
In una società multietnica che accoglie culture, religioni e stili di vita fra i più diversi, l'attenzione alla salute femminile deve trovare nuove modalità di comunicazione per far sì che parole come prevenzione attraverso il pap test, come contraccezione, interruzione di gravidanza, protezione dalle malattie sessuali, che nella nostra società sono ormai patrimonio di tutti, anche delle ragazze più giovani, diventino un'opportunità anche per tutte le donne che arrivano in Italia da paesi lontani, che a volte per la barriera linguistica, a volte per difficoltà economiche, a volte per problematiche legate ai permessi di soggiorno, trascurano controlli e visite. E per sottolineare come sia necessario un approccio nuovo al benessere femminile le Società italiane di Ginecologia hanno organizzato una conferenza stampa in cui si è cercato di individuare il miglior modello di assistenza per raggiungere tutte le donne che arrivano nel nostro paese, giovani e anziane, e per garantire a tutte loro l'accesso alle cure. Perchè integrazione vuol dire anche consapevolezza del proprio ruolo all'interno della famiglia e della società, e insegnare alle donne come prendersi cura della propria salute è il primo passo verso una accoglienza piena. Gli specialisti intervistati sono il Prof. Enrico Vizza, Direttore dell'Unità di Ginecologia Oncologica dell'Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma, il Prof. Paolo Scollo, Direttore dell'Unità di Ostetricia e Ginecologia dell'Ospedale Cannizzaro di Catania e il Prof. Vito Trojano, Direttore del Dipartimento "Donna" dell'Istituto Tumori "Giovanni Paolo II" - I.R.C.C.S Bari.
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