Scoliosi "de novo" dell'Adulto Le cause delle deformità alla colonna vertebrale (fratture, ernie del disco, artrosi...) - La prevenzione e le terapie conservative La chirurgia per eliminare il dolore e riallineare il rachide Prof. Francesco Tamburrelli, Policlinico Agostino Gemelli, Roma
La parola scoliosi rimanda subito all'adolescenza, a quell'atteggiamento (si parla infatti di atteggiamento scoliotico) o di quella deformità conclamata che compare nell'età adolescenziale, soprattutto nelle ragazze, e che va diagnosticata e gestita correttamente per evitare che nell'età adulta possa poi comportare problematiche più severe. Ma c'è anche una scoliosi dell'età adulta, quelle deformità della colonna vertebrale che vediamo soprattutto negli anziani ma anche in persone che abbiano superato i 50 anni, che soffrono di quella che viene definita "Scoliosi De Novo" cioè una forma di torsione o deformità del rachide che si è presentata e accentuata col passare degli anni. E per conoscere le cause e la corretta gestione di queste deformità abbiamo incontrato il Prof. Francesco Tamburrelli, Direttore dell'Unità Operativa Complessa di Chirurgia Vertebrale del Policlinico Agostino Gemelli di Roma che ci ha spiegato come le scoliosi dell'età adulta siano il più delle volte delle scoliosi secondarie ad altre patologie come ad esempio nel caso di fratture vertebrali - magari dovute ad osteoporosi - o ad una sofferenza discale che altera la simmetria dell'allineamento del rachide. La presenza di dolore è ciò che fa decidere per un trattamento delle deformità, trattamento che in un primo momento deve sempre essere conservativo - quindi ginnastica posturale, fisioterapia.... - ma che se persiste e diventa un ostacolo allo svolgimento anche di gesti quotidiani deve essere trattato chirurgicamente, sia con tecniche mininvasive laddove possibile, sia con interventi a cielo aperto per restituire al paziente sia una postura corretta sia, soprattutto, una buona qualità di vita senza dolore.
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