2 ANNI DI COVID-19 LE EVIDENZE SCIENTIFICHE DEI PRIMI STUDI CLINICI SUI SINTOMI DEL LA SINDROME "LONG COVID"
Due anni di pandemia, due anni in cui si è prima cercato di comprendere il virus Sars Cov 2, poi di trovare soluzioni terapeutiche, poi di arginarne la diffusione. E contemporaneamente avviare studi e trials su chi aveva avuto il COVID 19 per analizzare la risposta dell’organismo, per valutare i danni d’organo, per essere in grado di dare risposte a chi anche a mesi di distanza dalla guarigione continua ad avere sintomi come stanchezza, difficoltà respiratorie, dolori muscolari, disturbi d’ansia e del ritmo sonno veglia. Si parla in questo caso di LONG Covid, e con la diffusione massiccia di Omicron sarà ancora più importante poter avere a disposizione dati real life che forniscano una fotografia di cosa succede a chi contrae il COVID. Se ne è parlato nel corso del Convegno Long COVID organizzato a Roma all’Accademia Lancisiana e noi abbiamo ascoltato i clinici intervenuti per avere come sempre un quadro che sia basato esclusivamente su evidenze scientifiche sulla sindrome Long COVID, una vera e propria sindrome post virale, una malattia multisistemica che colpisce ad oggi circa una persona su due che contrae il COVID. Fra i temi: Che cosa vuol dire sindrome LOG COVID? Da cosa è caratterizzata?
L’organo bersaglio del sars cov 2, lo si è capito da subito, è il polmone, e la polmonite interstiziale, che abbiamo imparato a conoscere in questi 24 mesi è una condizione che nelle forme gravi di malattia rende spesso necessario il ricovero. Ma cosa succede nei mesi successivi alla guarigione? Restano cicatrici e danni d’organo?
La popolazione più colpita dal COVID 19 è stata sicuramente quella degli anziani ed è quindi importante studiare la loro reazione alla malattia nei mesi successivi alla guarigione. Al Policlinico Gemelli già dal 2020 è stato creato il Day Hospital Post Covid e oggi si cominciano a raccogliere i primi dati che fotografano l’impatto della sindrome long covid nei giovani e soprattutto negli anziani.
Polmoni come organo bersaglio ma anche le implicazioni in ambito reumatologico e nelle patologie autoimmuni sono state e sono rilevanti, e soprattutto le persone con fibromialgia hanno manifestato una sindrome Long Covid con sintomi anche molto diversi fra loro.
Ma c'è stato e c'è anche un disagio trasversale che ha colpito sia chi il virus lo ha incontrato in prima persona sia chi ha vissuto comunque lo stress della pandemia, e cioè il disagio psicologico con manifestazioni che vanno da disturbi d’ansia e depressione ad un vero e proprio disturbo post traumatico da stress. Hanno risposto alle nostre domande: Prof. Antonio Gasbarrini Prof. Giovanni Gasbarrini Prof. Luca Richeldi Prof. Matteo Tosato Prof Giovanni Minisola Prof. Gabriele Sani