L'ambiente che crea obesità: cosa è e come si combatte
Ambiente esterno, stili di vita ed epigenetica fattori di rischio per il sovrappeso
L'educazione alimentare in famiglia per evitare obesità o disturbi alimentari
Prof. Andrea Vania, Policlinico Umberto I, Roma
e Da numerosi studi scientifici è ormai evidente lo stretto legame fra sovrappeso ( e inattività fisica che spesso ne è la causa) e numerose patologie, fra cui malattia cardiovascolari e tumori. Ma è altrettanto risaputo che negli ultimi anni il numero di persone in sovrappeso od obese - e in particolare bambini ed adolescenti - è in costante aumento. Come invertire la tendenza dunque, e come fare una educazione alimentare che coinvolga anche i più piccoli al fine di mangiare in modo sano e corretto? Lo abbiamo chiesto al Prof. Andrea Vania, responsabile del Centro di Dietologia e Nutrizione Pediatrica al Policlinico Umberto I - La Sapienza Università di Roma che ha organizzato un convegno dal titolo "Combattere l'ambiente che crea obesità" e che ci ha spiegato come l'ambiente sia un insieme di fattori sia ambientali (la necessità ad esempio, soprattutto nelle grandi città, di muoversi con la macchina limitando così l'attività fisica) che sociali (il cibo spazzatura più economico e attraente soprattutto per i più giovani) che legati allo stile di vita scorretto... Ma c'è anche un ambiente interno, legato all'epigenetica, cioè a quelle mutazioni del DNA non permanenti ma che si trasmettono per alcune generazioni favorendo quindi una predisposizione al diabete ad esempio come conseguenza di uno stile di vita non corretto. Ecco quindi che è davvero difficile combattere un insieme di fattori di rischio così eterogeneo ma si può e si deve comunque tentare di intervenire proprio sulle generazioni più giovani, per far sì che non vadano incontro a tutte quelle patologie (ipertensione, steatosi epatica, sindrome metabolica...) legate al sovrappeso. E per far questo è necessaria una educazione alimentare in famiglia che possa coinvolgere tutti i membri per far sì che i regimi alimentari siano condivisi e motivati. Anche perchè in una società contraddittoria che propone da una parte cibo in quantità e dall'altra modelli estetici di estrema magrezza gli adolescenti possono facilmente cadere vittime di disturbi alimentari gravi come anoressia e bulimia e quindi è fondamentale che il rapporto con il cibo sia corretto sia da un punto di vista fisico che psicologico, per evitare eccessi pericolosi in un senso o nell'altro. E per parlare di obesità infantile in occasione dell'Obesity Day al Policlinico Umberto I di Roma è stata organizzata una giornata formativa e informativa il collaborazione con l'Ancis Politeia Onlus per diffondere la cultura della prevenzione e del vivere con stili di vita che aiutino a combattere il sovrappeso e l'obesità.
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