Le Biopsie Liquide in Oncologia Quali informazioni fornisce la biopsia liquida rispetto alla biopsia tissutale (lo studio del tumore in evoluzione rispetto alla "fotografia" statica delle cellule) Conoscere la mutazione genetica specifica permette la messa a punto di terapie target L'utilizzo oggi nel tumore al polmone
Oggi, grazie allo studio molecolare del tumore, è possibile conoscere la sua firma genetica, quelle mutazioni responsabili di molte forme neoplastiche che un volta individuate permettono la messa a punto di terapie target. Questo ha rivoluzionato anche la diagnostica e il follow up dei pazienti oncologici con la messa a punto di test su sangue, le cosiddette biopsie liquide che analizzano il materiale genetico rilasciato dal tumore nel circolo sanguigno e sulla base di queste informazioni mettere a punto delle terapie mirate e personalizzate. Le biopsie liquide sono quindi già oggi una nuova frontiera del percorso diagnostico terapeutico, in particolare nel tumore al polmone non a piccole cellule, che rappresenta circa l’80% di tutte neoplasie polmonari, ma si spera che in futuro possano essere utilizzate anche per molte altre forme tumorali. Ne parliamo con il Prof. Antonio Russo, Direttore della UOC di Oncologia Medica - AOU Policlinico “P. Giaccone” di Palermo e Consigliere Nazionale AIOM, Associazione Italiana di Oncologia Medica nell'ambito del IV Corso nazionale AIOM per giornalisti medico-scientifici ed oncologi che si è svolto a Milano il 13 e 14 Aprile.
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