Le cure di Supporto in Oncologia Prevenzione e Trattamento degli effetti collaterali delle chemio e radio terapie e dei farmaci biologici (nausea, fatigue, depressione, mucositi, anemia...) - Controllare i sintomi per portare a termine le cure L'alleanza terapeutica con il medico per affrontare insieme il percorso di cura - Cosa è la speranza per un paziente oncologico Prof.ssa Carla Ida Ripamonti, Istituto Nazionale dei Tumori, Milano
Affrontare un percorso di cure oncologiche significa andare incontro a problematiche complesse che accompagneranno il paziente e la sua famiglia per svariati mesi. E poter prevenire e trattare gli effetti collaterali delle cure (radioterapia, chemioterapia e farmaci biologici) è fondamentale sia per migliorare la qualità di vita dei pazienti sia per permettere loro di portare a termine il ciclo di terapie senza doverle interrompere a causa del carico troppo pesante di disturbi. E per conoscere quali siano oggi le strategie a disposizione per il controllo dei sintomi abbiamo incontrato la Prof.ssa Carla Ida Ripamonti, Responsabile della Struttura di Cure di Supporto al Paziente Oncologico dell'Istituto dei Tumori di Milano che ci ha spiegato come sia importante prendere in carico il paziente sin dal momento della diagnosi - passaggio delicato in cui il dialogo medico paziente diventa fondamentale per dare un senso a ciò che sta accadendo - per andare a prevenire, laddove sia possibile, gli effetti collaterali più temuti e per intervenire tempestivamente laddove si presentino Nel centro dell'Istituto i pazienti si rivolgono quindi sia per delle terapie di supporto programmate - che siano una trasfusione, un consulto sui disturbi... - sia in urgenza nel momento che si verifichino delle evenienze non previste... Tra i disturbi più conosciuti e più gravosi ovviamente i pazienti riscontrano nausea, vomito, ma anche mucositi, e rush cutanei in caso di utilizzo delle nuove targeted therapy, o ancora la cancer related fatigue, quella stanchezza cronica che talvolta residue anche ben oltre la fine dei trattamenti e che va segnalata e mai sottovalutata perchè spesso impedisce una ripresa della vita attiva, sia lavorativa che sociale. E poi c'è la depressione in agguato, e anche questa va gestita al meglio e mai sottostimata, come pure vanno presi in considerazione i problemi psicologici dei familiari, specie se bambini piccoli. E da ultimo la Professoressa ci parla di uno studio realizzato in Istituto sul concetto di speranza per i pazienti oncologici, di quali valori aiutino a meglio combattere la malattia e di come siano strettamente legati al rapporto umano medico paziente a riprova ancora una volta che le terapie sono la base della cura, ma senza l'apporto umano di sostegno e di ascolto la guarigione non sarà mai completa.
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