Prevenzione Personalizzata per il Tumore al Seno
Prevenzione Primaria con lo stile di vita, gli Accertamenti in base a familiarità, età, densità del seno... - Mammografia, ecografia, tomosintesi 3D e risonanza magnetica oggi,lo studio dei Micro RNA il futuro prossimo
Prof. Paolo Veronesi, IEO Istituto Europeo di Oncologia, Milano
Parlare di prevenzione del tumore al seno oggi significa parlare delle tante conoscenze venute alla luce negli anni. Sappiamo ad esempio che uno stile di vita sano con una alimentazione corretta, il controllo del peso e una costante attività fisica è un buon elemento protettivo e in questo caso parliamo di Prevenzione Primaria. C'è poi il grande capitolo della diagnosi precoce, quindi la cosiddetta Prevenzione Secondaria che sempre più sta diventano personalizzata in base a numerosi parametri. E per conoscere il percorso più corretto per ogni donna abbiamo incontrato il Prof. Paolo Veronesi, Direttore della Divisione di Senologia Chirurgica dello IEO Istituto Europeo di Oncologia di Milano che ci ha parlato dell'importanza di avere fin da giovani uno stile di vita sano assumendo molti vegetali, alcuni dei quali come ad esempio le crucifere sappiamo avere un effetto protettivo, fare attività fisica anche in modo moderato ma costante nel tempo e controllare il peso perchè si sa che l'obesità è un fattore di rischio per lo sviluppo dei tumori. Tutto questo per quanto riguarda la prevenzione primaria, che è comune a tutte le donne. Per la prevenzione secondaria invece - quindi parliamo di accertamenti ed indagini - si deve tracciare un profilo di rischio personale in base alla familiarità, ai fattori di rischio personali come il fumo o il sovrappeso, e in base a questo decidere a che età iniziare i controlli, quanto frequentemente effettuarli e soprattutto quali effettuare perchè ad esempio una donna che abbia un seno molto denso - quindi con maggior tessuto ghiandolare rispetto a quello adiposo - potrà beneficiare di un'indagine ecografica in aggiunta alla mammografia, o anche di una Tomosisntesi 3D, indagine di ultima generazione che abbinata alla mammografia permette di dare ulteriori informazioni riuscendo a stratificare il seno e quindi a vedere lesioni anche laddove la mammografia non sia in grado. Per tutte le donne poi che abbiano una familiarità o una mutazione genetica i controlli devono essere intensificati e si può abbinare anche una risonanza magnetica in grado di approfondire ancora di più lo studio della mammella. E se oggi questi sono i cardini per arrivare ad una diagnosi precoce nell'immediato futuro si potrà anche avere a disposizione lo studio dei Micro RNA circolanti nel sangue, un esame che con un semplice prelievo di sangue permetterà di valutare la presenza di eventuali cellule tumorali nel sangue prima ancora che si arrivi alla formazione di un nodulo per una diagnosi preclinica che consenta una guarigione completa. E se fino a qualche anno fa molte donne avevano paura di fare i controlli oggi fortunatamente la mentalità sta cambiando e la certezza che una lesione evidenziata all'esordio può portare ad una chirurgia mininvasiva e conservativa e ad una altissima percentuale di guarigione (oltre il 90%) fa sì che sempre più donne abbiano capito l'importanza dei controlli periodici. Anche dopo una certa età, perchè lo screening proposto dalle regioni si ferma ai 69 anni ma con la popolazione che invecchia è bene non abbassare la guardia e continuare i controlli anche dopo quell'età.
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