LE NUOVE CONOSCENZE SUL MICROBIOTA ORIENTANO LA DIAGNOSI E LA CURA DI NUMEROSE PATOLOGIE, NON SOLO GASTROINTESTINALI PROF. ANTONIO GASBARRINI, FONDAZIONE POLICLINICO UNIVERSITARIO A. GEMELLI IRCCS
Fin dagli anni 90 del secolo scorso si è iniziato a studiare un organo complesso e misterioso, il microbiota, quell’insieme di batteri, virus, miceti e altri microrganismi che abita diciamo così nel nostro organismo e dal quale dipende molto il nostro stato di salute. Si è compreso infatti che la composizione del microbiota, in particolare del microbiota intestinale, ha un forte legame con numerose patologie, con la risposta ad alcuni farmaci, ad esempio l’immunoterapia contro il cancro, e con l’attivazione di uno stato infiammatorio che può incidere sull’insorgenza di patologie non legate all’apparato gastrointestinale come ad esempio autismo o depressione. Gli studi più recenti hanno portato a ulteriori nuove conoscenze che stanno cambiando i paradigmi di diagnosi e di cura di numerose patologie e condizioni, e frontiere come il trapianto di microbiota o la mappatura di questo organo invisibile ma prezioso stanno entrando sempre più nella pratica clinica. Per conoscere le ultime evidenze e come sta cambiando la medicina grazie allo studio del microbiota abbiamo incontrato il Prof. Antonio Gasbarrini, Ordinario di Medicina Interna all’Università Cattolica e Direttore del CEMAD, il centro di malattie dell’apparato digerente della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e fra i massimi esperti a livello mondiale per lo studio del microbiota, che per primo in Italia ha compreso il valore di questo vero e proprio organo.