L'esame della retina può svelare accumuli di beta-amiloide a livello oculare molto prima che a livello cerebrale per una diagnosi precoce di Alzheimer
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L'occhio, struttura complessa, è composta da elementi diversi, e uno di questi, la retina, pur trovandosi fisicamente nell'occhio, a livello cellulare afferisce al sistema nervoso e sulla base di questa informazione si è deciso di studiare ciò che succede a livello retinico per prevedere ciò che succederà a livello cerebrale nel giro di qualche anno. E così i ricercatori del Cedar Sinai di Los Angeles hanno messo a punto un'indagine, completamente non invasiva e non dolorosa, che individua a livello della retina placche accumulate di beta-amiloide, che come sappiamo si trovano nel cervello di una persona malata di alzheimer. L'individuazione avviene tramite un apparecchio che utilizza la curcuma per colorare le placche e renderle appunto visibili. Questo permetterà una diagnosi estremamente precoce della malattia di Alzheimer e la possibilità quindi di iniziare qualunque trattamento prima che vi siano stati danni evidenti e deficit cognitivi, eventi che sono solitamente ciò che fa arrivare oggi alla diagnosi, quando purtroppo i farmacia disposizione non hanno più efficacia.