LEUCEMIA MIELOIDE ACUTA DISPONIBILE IN ITALIA VENETOCLAX PER PAZIENTI NON CANDIDABILI ALLA CHEMIOTERAPIA
L’età media della popolazione italiana è fra le più alte al mondo, ma questo significa anche andare incontro alle malattie in una fascia d’età in cui si è più fragili e non si possono affrontare terapie aggressive. Nel caso della leucemia mieloide acuta, tumore del sangue tipico degli over 65, per i pazienti non candidabili alla chemioterapia intensiva standard e al trapianto di midollo, fino a qualche tempo fa erano disponibili poche opzioni terapeutiche con scarsa risposta, mentre oggi lo scenario è completamente cambiato grazie alla messa a punto di venetoclax, molecola innovativa frutto della ricerca di Abbvie, una piccola molecola a somministrazione orale che negli studi clinici a cui l’ematologia italiana ha dato un contributo importante, ha evidenziato risultati solidi, rapidi e duraturi nel tempo, con una riduzione del rischio di morte addirittura del 42%. Risultati così importanti che l’Italia ne ha consentito l’utilizzo ancor prima dell’approvazione europea con un programma di early access che ha permesso di trattare oltre 2000 pazienti negli ultimi due anni. Oggi la molecola ha ricevuto la rimborsabilità dell’AIFA con la designazione di innovatività piena, e rappresenta una svolta epocale perchè per la prima volta pazienti anziani e fragili hanno la possibilità di avere a disposizione un trattamento in grado di migliorare prognosi e qualità di vita. Abbiamo parlato di questa importante novità con Giovanni Martinelli, Direttore Scientifico dell’Istituto Romagnolo per lo Studio dei Tumori ‘Dino Amadori’ – IRST IRCCS, Meldola