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L'evoluzione delle Terapie e della Chirurgia nelle  Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali
Dai Cortisonici ai Farmaci Biologici, per quali pazienti con Colite Ulcerosa o Malattia di Crohn
Dalla chirurgia demolitiva alla chirurgia conservativa per migliorare la qualità di vita
Le terapie di mantenimento e la gravidanza - Le nuove prospettive con lo studio del microbiota
Il ruolo dell'alimentazione e dei probiotici -  L'allenza terapeutica medico-paziente
Prof. Massimo Campieri, Policlinico Sant'Orsola Malpighi -  Università di Bologna


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​Il quadro dei sintomi delle malattie infiammatorie croniche intestinali, parliamo quindi di Colite Ulcerosa e Malattia di Crohn, è talvolta così severo da rendere necessario il ricovero, talvolta il ricorso alla chirurgia e a terapie prolungate nel tempo che permettano il ritorno ad una vita normale. Fortunatamente negli anni le terapie sono migliorate al punto da poter offrire ad ogni paziente un percorso personalizzato e la chirurgia da demolitiva è diventata conservativa, anche per garantire una buona qualità di vita ai pazienti che spesso sono molto giovani. E per conoscere l'evoluzione delle terapie dagli Anni 60 ad oggi abbiamo incontrato il Prof. Massimo Campieri, Responsabile della S.S.D. Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali all'Ospedale Sant'Orsola di Bologna, Professore Ordinario  presso il 
Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche dell'Università di Bologna e uno dei fondatori della disciplina dedicata allo Studio e la Cura  delle Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali che ci ha spiegato che negli Anni 60-70 i casi di colite ulcerosa e malattia di Crohn erano molto rari in Italia mentre erano molto diffusi nel Nord Europa, probabilmente grazie al diverso stile di alimentazione, mentre col tempo anche in Italia -  con le modifiche dell'alimentazione che si è allontanata dalla dieta mediterranea - i casi sono diventati molto numerosi. Le terapie inizialmente si basavano su un associazione fra antinfiammatori e sulfamidici, ma il grande passo in avanti fu fatto con la messa a punto del cortisone che ancora oggi costituisce uno dei cardini delle terapia, sia per uso topico che sistemico. Ma negli ultimi anni il capitolo delle terapie si è arricchito dei farmaci biologici che, soprattutto per i pazienti che non rispondono alle terapie tradizionali, rappresentano una grande opportunità. Anche la chirurgia si è modificata nel tempo, arrivando ad essere meno demolitiva e consentendo quindi una miglior qualità di vita, anche grazie alle terapie di mantenimento che oggi si sa quanto siano fondamentali per non incorrere in ricadute, terapie di mantenimento che possono essere continuate anche in gravidanza con benefici sia per la mamma che per il feto.
Fondamentale è che ogni paziente possa rivolgersi ad un centro di riferimento dove l'esperienza e il bagaglio di terapia, chirurgia, o terapia combinata alla chirurgia sia il più possibile ampio e personalizzato.

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 Con il Professore parleremo poi di cosa si conosce oggi delle due patologie che hanno caratteristiche diverse (la colite ulcerosa colpisce la mucosa superficiale del colon mentre la malattia di Crohn aggredisce gli strati più profondi e interessa anche l'ileo e altri tratti intestinali) e di quali sviluppi per il futuro con lo studio del microbiota, con l'utilizzo dei probiotici, con l'attenzione all'alimentazione, con l'analisi del rapporto fra intestino e mente -  quell'asse neuro-enterico messo in evidenza anche da studi di risonanza magnetica -  con l'alleanza terapeutica fra medico paziente che è alla base di un percorso di cura in una malattia, soprattutto se cronica, e con la possibilità in un futuro prossimo di utilizzare le cellule staminali per riparare il danno tissutale. Una affascinante viaggio attraverso la storia di malattie che rispecchiano anche l'evoluzione dell'uomo e i cambiamenti ambientali, e che possono essere un paradigma per ricordarci che l'alimentazione gioca un ruolo fondamentale nel nostro stato di benessere o nel generare infiammazione, e che recuperare uno stile di vita più vicino a quello dei nostri nonni potrebbe far invertire i numeri di patologie che un tempo erano sporadici in Italia mentre oggi colpiscono persone sempre più giovani, geneticamente predisposte sicuramente, ma su cui si innescano dei triggers ambientali che dovremmo in quale modo modificare per quanto possibile.
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  •  Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali (M.I.C.I.) -​  Colite Ulcerosa  - Morbo di Crohn
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