L'Influenza 2016-2017 Quali ceppi quest'anno e la copertura vaccinale - Cosa fare quando siamo influenzati Le complicanze che portano al pronto soccorso - Il ricorso agli antibiotici solo se prescritti dai medici Il ruolo della febbre nel combattere il virus - L'alimentazione, l'idratazione, il lavaggio delle mani I probiotici per rafforzare il sistema immunitario Prof. Francesco Franceschi, Policlinico Agostino Gemelli, Roma
Come ogni anno con l'arrivo dei primi freddi arriva anche l'epidemia influenzale che ha giù costretto a letto molti italiani e che soprattutto per bambini e anziani può rappresentare un evento severo soprattutto se gravato da complicanze respiratorie. E per sapere come sono i ceppi di quest'anno, come sta andando la copertura vaccinale, cosa fare in caso ci colpisca l'influenza e quando è il caso di ricorrere agli antibiotici o rivolgersi al pronto soccorso abbiamo incontrato il Prof. Francesco Franceschi, Direttore dell'Unità di Medicina d'Urgenza e Pronto Soccorso del Policlinico Agostino Gemelli di Roma che ci ha spiegato come i ceppi di quest'anno siano particolarmente virulenti e abbiano anticipato il loro arrivo e perciò chi si è vaccinato in ritardo potrebbe in questa prima fase contrarre una forma più blanda di influenza - la copertura completa arriva ad un mese dal vaccino - e che oltre all'influenza classica sono in circolazione anche alcune forme para influenzali soprattutto di tipo gastro intestinale che possono debilitare molto a causa di vomito e diarrea. Ma cosa fare quando abbiamo i sintomi dell'influenza (febbre, dolori alle ossa, mal di gola e naso che cola, brividi, mal di testa...)? Stare a riposo, stare al caldo, bere molto, assumere antipiretici se la febbre supera i 38° - il meccanismo della febbre oltre ad essere una risposta infiammatoria dell'organismo ha anche un ruolo di combattere il virus che viene inattivato sopra i 37.5° ed ecco perchè solitamente si suggerisce di assumere un antipiretico solo sopra i 38° tranne in prescrizione diversa a parte del medico che va sempre consultato prima di assumere farmaci, soprattutto gli antibiotici che essendo diretti contro i batteri non sono utili in caso di influenza (che è causata da un virus) ma che possono essere prescritti dal medico in caso di complicanze batteriche (tosse e febbre che non passano...). Anche i prodotti da banco per combattere i sintomi influenzali devono essere sempre consigliati dal medico sulla base della nostra storia clinica perchè alcuni composti potrebbero dare complicanze ad alcune persone.
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L'alimentazione deve essere leggera ricca di liquidi e di vitamina C ed è bene non affaticarsi od uscire nei giorni in cui siamo influenzati perchè lo stress e la fatica favoriscono la produzione di cortisolo che come il cortisone che assumiamo sotto forma di faramco è un immunosoppressore e quindi abbassando le nostre difese immunitarie ci rende più deboli nei confronti del virus. Rimanere e a riposo quindi e assumere anche dei probiotici - anche come prevenzione nella stagione invernale - che possano rafforzare il nostro sistema immunitario per aiutarlo a difendersi dai virus che circolano. Altro gesto semplice ma di grande importanza è il lavaggio delle mani - anche con i gel specifici - che permette di non trasmettere germi, virus e batteri e che soprattutto in presenza di persone fragili come anziani e bambini, ma anche in ospedale dove la trasmissione di infezioni è favorita dalle condizioni di molti pazienti, dovrebbe diventare una abitudine quotidiana. Con il professore in conclusione parliamo anche di quali sono le condizioni critiche che più frequentemente portano a rivolersi al Pronto Soccorso in caso di influenza, come la disidratazione, la confusione mentale soprattutto nei più piccoli e negli anziani, e le complicanze respiratorie.