L'INTESTINO TENUE OGGI SI PUO' STUDIARE E TRATTARE CON L'ENTEROSCOPIA DIGESTIVA FINALITA' DIAGNOSTICA, TERAPEUTICA E DI FOLLOW UP PROF. SSA MARIA ELENA RICCIONI
Per lo studio del tratto gastrointestinale l’esame principe è ormai da molti anni l’endoscopia, in particolare la gastroscopia per esofago stomaco e duodeno e colonscopia per il colon e il retto. Resta però escluso da queste indagini l’intestino tenue, un tratto di circa 7 metri che oggi può invece essere studiato con una nuova metodica, l’enteroscopia assistita da device e DAE, una endoscopia del tenue che non ha solo la possibilità di studiare il tratto intestinale per evidenziarne eventuali lesioni come ad esempio è il caso della video pillola che viene ingerita e registra immagini che vengono poi analizzate, ma ha anche ha possibilità di effettuare degli interventi terapeutici nel corso dell’esame. Per conoscere meglio l’esame, quali indicazioni ha e come viene eseguita la procedura abbiamo incontrato la Prof.ssa Maria Elena Riccioni della UOC di endoscopia Chirugica della Fondazione Policlinico A. Gemelli IRCCS. Fra le domande: Quale è la principale indicazione per l’esecuzione dell’endoscopia del tenue (emorragie oscure) quali pazienti possono trarne beneficio? Quali patologie vengono trattate? (tumori primitivi o metastasi, sindromi polipoidi, teleangectasia emorragica ereditari) Quali strumenti vengono utilizzati? (emostasi, rimozione polipi, biopsie, tatuaggi per interventi chirurgici, palloncini per stenosi nel Crohn) Come viene effettuata l’indagine? (assistenza anestiesologica sedazione profonda e radiologica in “scopia” per controllare la progressione dell’endoscopio) Quella che veniva considerata la black box dell’intestino, una scatola nera inesplorabile oggi finalmente può essere studiata e trattata, quanti pazienti possono beneficiarne? (una emorragia digestiva su 20, il 5% di quelle che arrivano in pronto soccorso)