Lo stress da vacanza: tutto ciò che può rovinarci il riposo estivo Cambio di abitudini, paura di volare, le giornate senza impegni fissati possono creare ansia Come scegliere la vacanza in base al proprio carattere - Il ritmo del sonno che cambia come ci condiziona La tecnologia non ci fa allontanare del tutto della routine - Gli attentati e la crisi economica come condizionano le scelte Prof. Massimo Biondi, Policlinico Umberto I - La Sapienza Università di Roma
Quando si avvicina il momento di organizzare una vacanza possiamo sentirci euforici e rilassati, ma possiamo anche essere assaliti da ansia e paura di affrontare giornate dove la rassicurante routine viene persa. E ancora di più se il viaggio programmato prevede uno spostamento in aereo e volare crea disagio. Ma come possiamo goderci il meritato riposo senza però andare incontro a quello che viene chiamato stressa da vacanza? Lo abbiamo chiesto al Prof. Massimo Biondi, Direttore dell'Unità di Psichiatria e Psicofarmacologia del Policlinico Umberto I e Professore Ordinario di Psichiatria a La Sapienza, Università di Roma che ci ha spiegato come sia importante conoscere la propria attitudine, il proprio carattere e la propria aspettativa per scegliere la vacanza giusta e non restare delusi o ancora peggio sentirsi a disagio, perchè chiaramente un temperamento solitario e riflessivo trascinato da amici in un villaggio difficilmente potrà tornare sereno e soddisfatto dal viaggio... Altrettanto importante è valutare la propria capacità di adattamento o di avventura se si affronta un viaggio in compagnia (in barca a vela ad esempio) o in paesi lontani dove le proprie abitudini vengono completamente rivoluzionate. Anche i ritmi del sonno cambiano quando si va in vacanza e questo può dare anche disturbi somatici come mal di testa, e anche le tensioni di coppia spesso si acutizzano nella convivenza 24 ore su 24 portando ad un accumulo di stress e tensione muscolare. A volte è proprio la mancanza di stress a creare disagio, perchè abituati come siamo ad una vita frenetica l'ozio e il relax senza impegni precisi può rendere ansiosi, come pure la tecnologia che non ci abbandona mai rendendo di fatto difficile "staccare la spina" dal lavoro e dai problemi quotidiani. Un capitolo a parte è quello della para di volare che, ci spiega il Professore, è caratterizzato da due tipologie precise di paure, e cioè la preoccupazione che l'aereo cada, tipica dei soggetti con una paura di tipo fobica, e quella di sentirsi male in volo, riconducibile ad un disturbo d'ansia che potrebbe anche essere associato ad attacchi di panico. Negli ultimi anni gli attentati hanno profondamente modificato la serenità del viaggio, soprattutto in determinati paesi, e questo anche condiziona la nostra serenità, non tanto in persone comunque desiderose di avventure e quindi incuranti del rischio, ma in persone ansiose che non riescono a dimenticare i possibili problemi. E anche la crisi economica può essere motivo di tensione nell'approssimarsi delle vacanze perchè non si può organizzare un viaggio come si vorrebbe e questo genera frustrazione. Ma si possono passare delle meravigliose vacanze anche in città, riscoprendo i propri passatempi preferiti, dedicandosi a riscoprire le bellezze che ci circondano e che presi dalla fretta quotidiana notiamo appena e soprattutto concedendo a noi stessi di dimenticare per qualche giorno l'orologio e il calendario perchè, ci ricorda il professore, si è veramente in vacanza quando ci dimentichiamo in quale giorno della settimana siamo.
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