Lo studio del tempo di metabolizzazione della nicotina nei fumatori può dare indicazioni preziose sul metodo migliore per smettere di fumare (cerotto anzichè farmaci specifici o altre strategie)
Quante volte il tentativo di smettere di fumare finisce miseramente con la riaccensione di una amata-odiata sigaretta? troppe purtroppo e oggi che sappiamo quante malattie siano legate al fumo chiunque abbia una dipendenza da nicotina vorrebbe conoscere il modo migliore per poter smettere definitivamente. Ma da studi recenti non esiste il metodo migliore, bensì il metodo migliore per ogni individuo, e questo sulla base del fatto che i tempi di metabolizzazione della nicotina non sono uguali per tutti e i vari metodi per smettere potrebbero non dare risposte in un soggetto ed essere invece idonei per un altro. L'università della Pennsylvania ha preso in esame quasi 600 fumatori che erano cosiddetti "Metabolizzatori normali" di nicotina e quasi 700 che erano "Metabolizzatori lenti" di nicotina sottoponendoli a diversi trattamento, in particolare il cerotto e la somministrazione di vareniclina, principio attivo utilizzato per combattere la dipendenza da nicotina. Ebbene è emerso che mentre i metabolizzatori normali di nicotina avevano un maggior beneficio dall'utilizzo della vareniclina rispetto al cerotto mentre i metabolizzatori lenti avevano sostanzialmente gli stessi risultati con i due metodi in un arco di tempo di 11 settimane ma con il cerotto presentavano un tasso di effetti collaterali significativamente minore. Questo ape la strada a dei trattamenti personalizzati che permettano a chiunque voglia smettere di fumare un percorso ottimale con l'approccio che possa dare i migliori risultati, oltre naturalmente la forza di volontà che è alla base di ogni decisione del genere.